"Abbiamo perso meritatamente. Usciamo sconfitti dalla finale di supercoppa perché abbiamo gestito male e preparato in modo sbagliato questo appuntamento ed il risultato è la logica conseguenza di alcune scelte palesemente errate.

I sudamericani: Quando ho saputo che noi avremmo tenuto a riposo i 6 reduci dalla Copa America ed il Milan avrebbe richiamato invece i suoi tre giocatori ho capito che sarebbe finita male. Il caso, o meglio una sfiga tramutata in fortuna, ha fatto si che Julio Cesar e Zanetti venissero richiamati di corsa per sopperire ad alcuni infortunati e così la rinuncia si è ridotta “solo” a: Cambiasso, Milito, Lucio e Maicon, quattro titolari che avrebbero avuto un peso notevole oggi. Noi li abbiamo tenuti a casa, anzi li abbiamo tenuti freschi per gli altri dato che il 10 agosto, fra 4 giorni, giocheranno con le loro nazionali mentre il Milan ha fatto scendere in campo tranquillamente Thiago Silvia, Robinho e Pato. Loro hanno puntato su questo trofeo, noi no, abbiamo fatto delle rinunce e le abbiamo pagate a caro prezzo preservando certi uomini per la stagione, ho la forte sensazione che questa sfida sia stata un po’ sottovalutata e per questo avverto una profondo fastidio che può definirsi tranquillamente rabbia, regalare partite e coppe al Milan non mi piace.

Preparazione: Allegri ieri pomeriggio ha detto in conferenza stampa che questa partita bisognava vincerla con la testa e così è stato. Il Milan ha gestito le forze nel primo tempo per concentrare lo sforzo massimo nel momento cruciale della partita, ossia a metà del secondo tempo. Pur sotto di un gol sono riusciti a portare a termine il loro piano di gioco, hanno vinto gestendo le forze senza rischiare nulla soprattutto nella ripresa. L’Inter ha giocato una discreta prima mezz’ora, dopo il gol siamo spariti come gioco, come spirito ed in particolare eravamo a corto di fiato troppo presto. L’impressione è che abbiamo centellinato male le energie che erano comunque troppo poche, meno del Milan certamente. Poca corsa, squadra che si è disunita, alla fine non siamo nemmeno riusciti a creare una mezza reazione per pareggiare, qualcosa a livello di preparazione non ha funzionato.

Formazione: Non mi è dispiaciuto l’11 iniziale di Gasperini, più copertura in mezzo al campo era fondamentale ma ciò ha generato pochissima incisività davanti, troppo solo Eto’o che è stato mal supportato. Non siamo mai riusciti a creare pericoli, soprattutto nel secondo tempo, la mossa di Faraoni non l’ho condivisa, così come l’ingresso di Pazzini a meno di 20 minuti dalla fine quando eravamo già sulle gambe e la partita aveva preso una certa direzione. Pensare di vincere un derby con una punizione prima del trentesimo non mi è sembrata una grande idea, anzi un pensiero molto da provinciale.

Sneijder: La telenovela sull’olandese pare essere giunta alla conclusione, andrà al City per 36 mln d’euro. Questa è la notizia rimbalzata poche ore prima della finale, è evidente come questa vicenda sia adoperata per disturbare l’ambiente, ma la dirigenza Inter oltre che smentire sempre molto debolmente la voce potrebbe chiudere veramente ogni discorso azzerando ogni chiacchiera. Questo non succede e non va bene, resta il fatto che oggi Wes ha fatto parecchio, è chiaro quanto sia un giocatore fondamentale per la squadra, io sono convinto che andrà via, ne sono sicuro da tempo e la cose mi addolora. Le grandi squadre non cedono i campioni, li comprano, se vendono qualcuno ne arriva un altro di pari forza, qui il discorso è diverso, mandare via Sneijder per prendere Casemiro, Palacio, Kucka o giocatori del genere è brutto segno. Dopo Madrid è andato via un allenatore che faceva la differenza, è stata ceduta una “mela marcia” che però aveva delle doti uniche e non è stato sostituito, vendere Sneijder è pure follia. Stiamo smantellando? Perfetto, è un errore che ci costerà tantissimo perche eravamo arrivati al top e potevamo rimanerci senza cose clamorose, bastava non cedere nessuno e qualche piccolo ritocco, invece no, ci stiamo ridimensionando ma nessuno dai piani altri vuole dirlo, la chiarezza soprattutto verso i tifosi non è mai uno sbaglio.

Milan: Abbiamo perso il terzo derby di fila e come nei due precedenti usciamo sconfitti senza aver giocato. Loro continuano a vincere facendo il minimo sindacale anche perché per battere una squadra che non fa nulla non servono grandissime prestazioni. Lo scorso anno sbagliammo del tutto il derby d’andata, non riuscimmo a tirare in porta mezza volta. Al derby di ritorno abbiamo regalato un gol dopo  nemmeno 2 minuti, un’espulsione nella ripresa e la nostra reazione si è concentrata in 3 palle gol nella mezz’ora finale del primo tempo, stop. Oggi abbiamo fatto poco per tanti motivi (tutte cose di cui siamo responsabili, aspetti che ho elencato all’inizio) però è arrivato il momento di invertire rotta, perdere 3 derby praticamente allo stesso modo diventa pesante, io non lo accetto. Sembrano lontanissimi i tempi in cui vincevamo annientando il Milan completamente, quando qualcuno diceva giustamente che avremmo potuto vincere anche 7 contro 11. Ormai ci limitiamo a scendere in campo e niente più e la sfida con il Milan non può essere affrontata così. Il buon Gasp ha pagato dazio, come era successo a Mourinho, Benitez e Leonardo, anche per il lui il primo derby è stato sinonimo di sconfitta".

Matteo.

Sezione: Visti da Voi / Data: Sab 06 agosto 2011 alle 19:10
Autore: Redazione FcInterNews
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