La Repubblica - Qualificazione persa a Londra. Candreva dal 1' un ovvio fallimento

Non solo dal pareggio di ieri è dipesa la mancata qualificazione agli ottavi di Champions League dell'Inter. "Fu l'eccesso di prudenza di Londra, quando si pensò troppo a strappare il pareggio, a condannare l'Inter all'eliminazione", secondo l'analisi odierna de La Repubblica. "Ce lo siamo sentito dire pure da quel furbastro di Ernesto Valverde alla vigilia di Inter-Psv, la gara su cui per forza di cose si sono rovesciate tutte le ansie e pe paturnie dell'ambiente, da quelle del pubblico a quelle di Luciano Spalletti, su cui ora grava il peso dell'uscita dalla Champions League. Per le sue scelte nell'ultimo mese, dove l'Inter si è liquefatta pensando invece di essere ancora presente a se stessa, e anche per quelle della sfida decisiva, che finisce 1-1 come quella di Barcellona e accompagna la Beneamata in Europa League".

Il quotidiano definisce "raggelante" la notizia degli 11 iniziali del Barcellona contro il Tottenham, per l'atmosfera del Meazza. "Però sconcertava anche quella dell'Inter, in cui Spalletti aveva deciso di puntare su Candreva: l'ala non era titolare dal 24 ottobre, quando diede pessima prova di sé al Camp Nou,e per giunta contro il Psv l'idea è di schierarlo da interno destro. Sarà un fallimento, ovvio".

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