Il debutto assoluto con la Nazionale maggiore italiana con tanto di assist di Wilfried Gnonto è l'occasione per la Gazzetta dello Sport di tornare alla fine del 2019, quando il giocatore rifiutò la proposta di accordo triennale dell'Inter per andare a giocarsi le sue carte allo Zurigo, club che alla fine si è rivelato quello più adatto per accompagnarlo nel mondo dei professionisti. In Svizzera, infatti, il ragazzo di Verbania è diventato determinante per la prima squadra (33 presenze e 8 gol quest’anno), ha vinto il campionato ed è pure riuscito a entrare nel cuore dei tifosi che gli hanno dedicato anche una canzone.

L’Inter poteva fare di più?, si chiedono i colleghi della rosea. La risposta è la seguente: "Probabilmente sì, visto che non si parla di cifre milionarie, ovviamente. Ma è anche vero che in quel momento storico Gnonto già si allenava con la prima squadra di Antonio Conte e alla fine la scelta sul giovane da lanciare era ricaduta su Sebastiano Esposito, altro attaccante ma con caratteristiche completamente diverse da Willy e all’epoca ritenuto “più pronto” per i grandi (...) Certo, ci sarebbe anche da fare un appunto alle norme federali che ancora oggi non permettono ai club di stipulare un contratto di preformazione a 15 anni, così da proteggere i gioielli del vivaio come accade in Belgio, Francia e Germania. Gnonto allo Zurigo segue Scamacca al Psv o Macheda allo United". 

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Sezione: Rassegna / Data: Lun 06 giugno 2022 alle 09:45
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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