Le parole di Giuseppe Sala, dopo la presentazione del masterplan del nuovo stadio, non si sono fatte attendere (RILEGGILE QUI). E la Gazzetta dello Sport approfondisce: ci saranno dei paletti da rispettare per Inter e Milan. "Costruire uno stadio nuovo da 60mila posti, abbattere il monumento Meazza, tirare su un quartiere dove con la sola eccezione di nuove case, gli abitanti di San Siro troveranno tutto, dai negozi delle grandi firme agli alberghi a cinque stelle. E inoltre uffici, percorsi pedonali, file di alberi, un polmone verde - si legge -. Un gigantesco distretto polifunzionale che dovrebbe sorgere proprio sulle ceneri dello stadio attuale – altrimenti lo spazio non c’è –, entro il 2023. A parte le considerazioni sul cronoprogramma, probabilmente ispirato da un eccesso di ottimismo, come la mettiamo con l’Olimpiade in programma nel 2026? Perché almeno su questo punto, Beppe Sala anche ieri non voleva sentire ragioni. Per il resto, c’è una questione sentimentale, che fa già affiorare una nostalgia canaglia. Poi, la vicenda è tutta politica. Con i suoi meccanismi, soprattutto con i suoi tempi".

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Sezione: Rassegna / Data: Ven 12 luglio 2019 alle 09:09 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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