Gerarchie ribaltate rispetto all'ultima volta in cui Mauro Icardi e Lautaro Martinez erano disponibili contemporaneamente. Era il 9 febbraio, a Parma, e il titolarissimo era l'ex capitano. Ora no, ora c'è il Toro davanti, anche se magari oggi a Frosinone a partire dal 1' potrebbe essere Maurito. "Lautaro, che in Serie A segna un gol ogni 175 minuti, è stato bravissimo a cogliere l’attimo - sottolinea la Gazzetta dello Sport -. Dopo tanta panchina, qualche mugugno e poche chance nelle partite di peso, l’ex Racing di Avellaneda si è guadagnato i gradi in assenza del mentore Icardi. E non è stato facile, visto che ad Appiano l’ex capitano l’aveva accolto e l’aveva aiutato dal primo minuto. Il Toro si è rimboccato le maniche e ha fatto il suo, da grande professionista. E Icardi? L’ex capitano, 123 gol nerazzurri come Bobo Vieri dopo il rigore segnato contro il Genoa al rientro, ha scelto di proseguire lungo la strada del basso profilo. Qualche foto sui social, nessuna bomba sganciata da Wanda Nara, una tregua con lo spogliatoio per il bene comune, ovvero il terzo o il quarto posto da prendere a tutti i costi. Per la sua successione i nomi più caldi sono Dzeko e Lukaku, il primo perfetto per fare da chioccia a Lautaro, il secondo in pole se davvero dovesse arrivare Conte. Nel frattempo Maurito cerca di vivere nella normalità, aiutato da una freddezza fuori dal comune che gli sta facendo scivolare addosso tutte le difficoltà del momento. Anche a Frosinone gli ultrà nerazzurri gli saranno contro, ma lui se ne infischierà come sempre. Perché ci sono ancora 7 partite per chiudere alla grande".

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Sezione: Rassegna / Data: Dom 14 aprile 2019 alle 09:25 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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