Marco Fassone prende la parola oggi dalle colonne di Tuttosport per raccontare il fenomeno Arabia Saudita. "Il disegno del paese Arabia è molto più chiaro e meno nebuloso rispetto, ad esempio, a quello cinese. Obiettivo è trasformare un paese isolato politicamente e turisticamente in una nazione “friendly” verso il mondo occidentale e ha individuato nello sport uno dei vettori per riuscirci. Detto questo, mi è stato spiegato da loro che il fatto che i quattro club siano di proprietà dello Stato è un modo per creare una sinergia utile per trasportare dall’Europa un certo numero di tecnici e calciatori con l’idea di costruire un calcio locale forte che un domani possa competere con il calcio occidentale. In Arabia ci sono premesse più solide: in Cina, dopo un anno o due si è capito che quel fenomeno sarebbe stato destinato a sgonfiarsi in tempi abbastanza rapidi", dice l'ex dirigente, tra le altre, proprio dell'Inter

Secondo Fassone, l'Italia non rischia di diventare un Paese calcisticamente a livello dei club sudamericani. "Mi sembra uno scenario apocalittico e sbagliato. Al contrario noi, per fortuna, abbiamo trovato un player, che è l’Arabia, che ha deciso di investire parte della sua ricchezza nel sistema calcio, immettendo tanti soldi freschi in un sistema, quello del calcio europeo, che non aveva più grandi margini di crescita, come sottolineato più volte pure da Andrea Agnelli nelle sue tante battaglie. I quindici-sedici grandi club in Europa, compresi quelli italiani, si arricchiranno grazie ai soldi arabi. E questo permetterà loro di migliorare le cose che non funzionano, ad esempio, per quanto riguarda il nostro paese, le infrastrutture. Sempre che non si rifacciano gli errori commessi quando, ai tempi, sono piovuti i soldi dai diritti tv...".

Sezione: Rassegna / Data: Mar 19 settembre 2023 alle 10:12
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
vedi letture
Print