Intervista della Gazzetta dello Sport a Roberto Donadoni. l'ex giocatore del Milan ed ex c.t. anche della Nazionale, parla in particolare della lotta scudetto che sta per partire.

Per lo scudetto sarà ancora duello tra Inter e Milan?
"Io penso di sì. Sono le due squadre che, al momento, vedo più pronte e più organizzate. Le altre mi sembra che debbano ancora sistemare qualcosa. La Juve, ad esempio, dopo aver dominato per tanti anni, è andata incontro a qualche difficoltà e adesso sta cercando di trovare il giusto equilibrio".

Nerazzurri e rossoneri hanno una filosofia completamente differente: muscoli i primi, tecnici i secondi. E’ d’accordo?
"E’ proprio così, ma questa peculiarità fa parte del dna dei club. L’Inter, nella storia, è sempre stata una squadra molto fisica, molto muscolare, molto potente. Anche ai tempi del Mago Herrera, quando si basava sulla velocità di Mazzola, sulle volate di Facchetti e sui lanci di Suarez. Il Milan, al contrario, privilegia di più la tecnica, la raffinatezza del gioco, il palleggio, il dominio del campo attraverso la manovra. Mi sembra che le squadre di Simone Inzaghi e di Pioli siano figlie di queste idee che arrivano da lontano".

Lukaku è il simbolo di questa filosofia. Potenza e fisicità al servizio della squadra.
"Lukaku è un attaccante fenomenale che fa reparto da solo. Quando hai un giocatore così, puoi stare tranquillo. In Italia abbiamo visto quello che è capace di fare. E’ vero che non viene da una stagione positiva in Premier League, ma credo che lì i problemi siano stati di carattere ambientale e di integrazione nel gruppo. Per me è un super centravanti".

Che cosa le piace di lui?
"Quando ha campo davanti a sé, è devastante. Inoltre è abilissimo a proteggere e difendere il pallone e, in questo modo, detta i tempi di gioco alla squadra. L’intesa con Lautaro è buona e anche questo è un aspetto da tenere in considerazione. Ma l’Inter, in generale, è una squadra solida, potente, muscolare. Non c’è soltanto Lukaku. Penso ai difensori, che sono molto fisici. Sulle fasce hanno energie. A centrocampo pure".

Quanto incideranno le partite internazionali?
"La prima parte di stagione, sia per il Milan che per l’Inter, va fatta con il piede schiacciato sull’acceleratore. Una partenza sprint è fondamentale per dare sicurezza a tutto l’ambiente. Milan e Inter sono in vantaggio rispetto alle altre perché hanno già una base di lavoro sicura. Certamente la Champions League porterà via molte energie sia fisiche sia mentali. Sarà molto importante la rotazione dei giocatori nelle varie partite".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 03 agosto 2022 alle 11:16 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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