Carlo Cottarelli, economista e grande tifoso dell'Inter, intervistato dalla Gazzetta dello Sport ha analizzato la situazione finanziaria del mondo del calcio in Italia e condivide le paventate riforme volte alla sostenibilità e stabilità del settore.

Quindi ben venga anche quella voluta dall’UEFA?
"Certo, spero soltanto che non si limiti ad essere una cosa formale come è accaduto ad esempio con il Financial Fair Play, che ha comunque permesso ai club più potenti di trovare il modo per cavarsela".

Proprio per questo però la UEFA ha deciso di far seguire a quelle economiche sanzioni di carattere sportivo.
"In questo caso allora la riforma potrebbe funzionare davvero. Una multa piccola o media purtroppo non serve a nulla, alcune società come dicevo potrebbero continuare il loro percorso anche se indebitate scegliendo di pagare le sanzioni, ma se c’è il rischio concreto di una penalizzazione a livello sportivo le cose cambiano. Ho soltanto un timore...".

Quale?
"Che alcuni club ricchi possano decidere di sfilarsi dalle competizioni UEFA per poi creare un loro torneo, come è successo qualche tempo fa con la Superlega".

Il calcio italiano sta davvero così male?
"Sì, non sta bene ed è colpa anche di alcuni problemi strutturali. I margini di crescita comunque ci sono. Di certo una regolamentazione che porti i club a non indebitarsi più può essere da questo punto di vista molto utile".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 06 luglio 2022 alle 12:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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