JULIO CESAR 6 – Certo, quell’uscita kamikaze con la quale spalanca la porta ad Hugo Almeida poteva davvero costare carissima: giusti i rimbrotti di Lucio. Poi, si oppone da campione su un rasoterra sempre dell’argentino. Dopo, serata tranquilla, fino a quando Benitez decide di toglierlo dalla contesa. DAL 45’ CASTELLAZZI 6+ – Lui 35, Coutinho 18 anni. Tratto in comune: è la serata del debutto in Champions per entrambi. Paura? La risposta è data dall’ottima parata sul fendente insidioso di Wesley. Nel finale, ottima parata anche su Arnautovic, al quale chiude benissimo lo specchio.

MAICON 6 – Chiamato a dare una risposta troppo le tante, troppe polemiche successive alla sua prova di Roma: Silvestre sembra in difficoltà come tutta la difesa del Werder Brema, lui non rinuncia a partecipare alla manovra offensiva, anche se la sensazione che regala è che giochi spesso al risparmio. Piccola leggerezza nel finale che a momenti favorisce Arnautovic.

LUCIO 7- – D’accordo che perde due volte Almeida offrendogli altrettante opportunità importanti, però il brasiliano è stato parte integrante del primo tempo spettacolare dei nerazzurri. E che assist ha dato a Eto’o, dolce come un babà: impossibile fallire il 2-0. Tutto sembra andare per il meglio, ma a un certo punto su San Siro corre un brivido: nel tentativo di riprendere un pallone, si arresta all’improvviso e chiede il cambio, indicando un problema al ginocchio. Tegola pesante. DAL 62’ SANTON 6 – Torna a calcare i palcoscenici europei, complice magari anche il risultato ostenta una discreta sicurezza.

CORDOBA 6,5 – Vive sostanzialmente tranquillo nei primi quarantacinque minuti. Nella ripresa, quando Hugo Almeida lo salta, l’arbitro ferma tutto per un off-side dubbio. Gli ultimi, sterili tentativi del Werder, vanno sempre a infrangersi su di lui.

CHIVU 6+ – Più che Marin o Arnautovic, a creargli qualche problema sono le incursioni dello sveltissimo Wesley, l’unico davvero pericoloso, insieme ad Almeida, dalle parti dell’area interista. Dopo l’infortunio di Lucio, scala in mezzo.

CAMBIASSO 6,5 – Geometrie e senso di posizione innati, dalle sue parti non si passa proprio. Mette anche un bel pallone in area purtroppo irraggiungibile per Stankovic ed Eto’o. Infaticabile metronomo.

STANKOVIC 7 – Si fa sempre invogliare dalla possibilità di cercare la soluzione di potenza da fuori area (in un caso, con un pizzico di altruismo in più, potrebbe mettere Eto’o a tu per tu con Wiese), sfiorando il gol capolavoro a fine primo tempo. E’ diventato però un fattore ormai imprescindibile per Benitez, soprattutto per la sua grande abnegazione. DALL’80’ OBI 6 – Col suo ingresso in campo, l’Inter diventa ancora più giovane. Gli va concesso un merito: recuperando un pallone a metà campo, innesca l’azione del poker.

BIABIANY 6,5 – Le sue accelerazioni si rivelano un’arma tattica importante, per fermarlo i difensori del Werder Brema devono ricorrere spesso ai metodi spicci, soprattutto Prödl che rischia nel primo tempo il giallo, rimediato poi nella ripresa quando gli sfugge un’altra volta. Grande assist a Coutinho che però non sfrutta.

SNEIJDER 7+ – Il gol, splendido, è frutto essenzialmente della palla messa in maniera egregia da Eto’o. Di suo ci mette la solita lucidità nel muoversi abilmente tra le linee ballerine anseatiche e l’incredibile abilità nel giostrare la palla. Completa l’opera ricevendo il pallone da Obi e proiettandolo subito per Eto’o che comodo comodo infila la tripletta personale.

COUTINHO 7- – Debutto dal primo minuto con un po’ di logica tremarella: prima che passi, sciupa un gol messo sul piatto d’argento da Biabiany. Però, col pallone tra i piedi, sciorina colpi di classe, regalando tocchi vellutati e spunti davvero interessanti, che strappano l’approvazione di San Siro. Belli anche i tentativi di fraseggio con Sneijder. E più passano i minuti, più cresce in lui la voglia di segnare: grandissima una sua azione personale nella ripresa, ma Wiese, almeno su di lui, riesce a dire no. E non gli manca nemmeno la personalità: cerca di inserirsi, detta passaggi, cerca di resistere ai contrasti. Ragazzi, Cou promette bene…

ETO’O 8 – Per affinare la mira impiega venti minuti, per castigare la molle retroguardia avversaria sei: dove colpisce due volte con colpi di maestria assoluta. Poi, fa anche lui un bel regalo a un compagno, servendo a Sneijder il pallone del tris. Nel secondo tempo, dopo molto lavoro oscuro, la ciliegina sulla torta: l’olandese ritorna il favore precedente e gli serve la palla dell’hat trick. Con tanto di foto celebrativa al compagno, ad immortalare una serata capolavoro. L'ennesima.

ALLENATORE: BENITEZ 8 – Questa, forse, è la vittoria più importante della sua esperienza interista sin qui. Proprio perché è la ‘sua’ vittoria: alle critiche piovutegli addosso per il post-Roma, ha risposto nella maniera migliore, proponendo un’Inter che dopo il brivido iniziale, straripa da ogni lato, rispondendo al meglio all’assenza in extremis di Milito e Pandev. E soprattutto, vince la scommessa dell’Inter giovane, con Coutinho e Biabiany dal primo minuto a recitare da protagonisti, e poi lanciando Obi dal quale parte l’azione del poker. Chapeau, Rafa!

WERDER BREMA: Wiese 4,5; Wesley 5,5, Mertesacker 4, Prödl 4,5, Silvestre 4,5; Bargfrede 4,5, Jansen 4; Arnautovic 5, Borowski 5 (45’ Pasanen 5,5), Marin 5 (63’ Hunt 6); Hugo Almeida 5,5 (77’ Wagner sv). Allenatore: Schaaf 4,5.

ARBITRO: UNDIANO MALLENCO 6,5 – Manca solo un giallo a Prödl per un brutto fallo su Biabiany, poi la partita fila via senza particolari problemi. Almeida fermato per fuorigioco inesistente è però colpa del guardalinee. ASSISTENTI: IBANEZ – JIMENEZ 6
 

Sezione: Le Pagelle / Data: Mer 29 settembre 2010 alle 22:41
Autore: Christian Liotta
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