CASTELLAZZI 6,5 – Stavolta non deve attendere la ripresa per entrare in partita: ottimo intervento su Di Vaio, sul quale poi concede il bis su punizione. Poi assiste alla lunga serie di tiri fuori misura del Bologna fino a quando si supera su un tiro di Gimenez. Sulle prime la terna sembra indecisa, lui con un gesto di fair play ammette il tocco. Fair play che gli costa il gol dell’uruguayano.

MAICON 7 – Sempre più punto di riferimento della manovra offensiva nerazzurra, macina chilometri su chilometri come ai vecchi tempi, creando diverse occasioni e cerca anche gloria personale in un paio di circostanze. Nel finale di primo tempo, con una sua sgroppata crea un pericolo servendo Motta anticipato in extremis. Anche a partita ormai congelata, non rinuncia a un paio di folate di pura potenza e ad alcuni assist al bacio. L’unico errorino lo commette buttando palla fuori sotto pressione. Poca roba, di fronte alla tanta sostanza offerta.

LUCIO 6 – Ottimi interventi di mestiere, ma anche un po’ di ingenuità, nel primo tempo su Di Vaio che poi impegna severamente Castellazzi, nel secondo tempo un controllo sbagliato che favorisce l’inserimento di Gimenez e causando la punizione di Di Vaio che finisce a lato di pochissimo. Un po’ distratto.

CORDOBA 6,5 – Inizia con qualche difficoltà, poi deve uscire dopo uno scontro aereo con Di Vaio. Quel colpo forse gli dà la sveglia, visto che da lì in poi sbaglia poco o niente. Da applausi quando nella ripresa, nel momento di maggior pressione del Bologna, si immola in un paio di circostanze a sventare altrettante conclusioni pericolose.

CHIVU 6+ – Forse agevolato dall’andazzo della partita, il romeno gioca con particolare sicurezza facendo anche quel lavoro che, da sua stessa ammissione, non gli riesce naturalmente, quello di spinta sulle fasce. Un po’ confuso, ma la volontà non gli manca.

ZANETTI 7+ – Decide di onorare come meglio non potrebbe le 519 presenze in Serie A: facendo l’uomo ovunque, coprendo tutti gli spazi possibili e immaginabili. Quando Cordoba è fuori fa addirittura il centrale, non è raro vederlo tra le linee felsinee. E’ tripudio a San Siro quando toglie un pallone a Ramirez e con uno sprint evita il corner. L’altra giocata d’autore arriva nella ripresa, un’incursione tambureggiante che costringe il Bologna a spendere un fallo dal limite dal quale Eto’o tirerà fuori il 4-0. La sostituzione, a prima vista un reato di lesa maestà, gli vale invece la standing ovation dello stadio e la passerella sotto la Nord che gli tributa cori a ripetizione. DALL’86’ SANTON SV

CAMBIASSO 6,5 – Sempre bene in pressione, entra in alcune delle azioni più pericolose dell’Inter nel primo tempo. Potrebbe anche trovare la conclusione vincente, ma Eto’o lo serve forse troppo tardi. Da applausi un movimento “360” per eludere l’intervento di Di Vaio. Nella ripresa si dedica maggiormente al lavoro di direttore d’orchestra.

THIAGO MOTTA 6,5 – Moto perpetuo su tutto il centrocampo, anche a costo di pestarsi i piedi con i compagni. Manda altissima una bella palla servita da Stankovic, poi incastona la gemma dell’assist a Milito per il 2-0. Anche al rientro in campo, si mantiene sempre nel vivo dell’azione, provando anche a colpire coordinandosi però in malo modo sull’assist di Maicon. DAL 68’ MARIGA 6 – Una buona occasione offerta da Milito, smorzata da un difensore bolognese.

STANKOVIC 6,5 – Subito entrato in match, cerca dai primi minuti il tiro in porta. Tanta voglia è premiata dal gol del vantaggio interista, dove attende fino all’ultimo l’assist di Eto’o per poi scaraventare, in posizione molto dubbia, la palla alle spalle di Viviano. Potrebbe concedere il bis sul finire di primo tempo ma l’azione favorevole sfuma per un’incomprensione con Milito. Dopo dosa maggiormente le energie, facendosi notare solo per una conclusione tutta potenza e poca precisione subito dopo il 3-0. Sfortunato in occasione del gol del Bologna, visto che la palla gli rimbalza sul corpo prima di finire a Gimenez.

ETO’O 7,5 – Fa un po’ quello che vuole in campo, giostra sulla sinistra facendo l’interditore, lo stoccatore, il rifinitore. E’ il primo a impegnare Viviano, poi serve l’assist vincente a Stankovic. Quando però decide che è arrivato il suo momento, per il Bologna calano improvvisamente le tenebre: il 3-0, frutto di una sua azione personale conclusa con la collaborazione di Milito, è roba da manuale del calcio. Il poker è una pennellata d’autore su punizione. Due zampate letali per i felsinei. E dopo la sostituzione, si rivolge alla Curva con un gesto inequivocabile: il bacio alla maglia nerazzurra. DAL 75' PANDEV SV

MILITO 7- – Non poteva durare troppo a lungo, questa sua caccia al gol. Dopo aver colpito il palo da zero metri il Principe ha deciso di dire basta e con caparbietà è andato a caccia della rete trovandola alla mezz’ora con un bel pallonetto a capitalizzare al meglio l’assist di Motta. Ma forse la cosa più bella la fa nella ripresa, quando con quel tacco sopraffino spalanca ad Eto’o le porte del fantastico 3-0. Nel finale, recrimina giustamente per una netta trattenuta in area non sanzionata da Gava.

ALLENATORE: LEONARDO 7 – Due gol per tempo e pratica Bologna risolta. Inter che gioca in scioltezza, a tratti regalando divertimento allo stato puro al pubblico presente. Dopo il 2-0 attende sorniona che si esaurisca la sfuriata del Bologna prima di assestargli il colpo del ko. La sua Inter sta ritrovando la convinzione che sembrava ormai smarrita, e continua a mandare segnali sempre più forti al campionato.

BOLOGNA: Viviano 5,5; Garics 5, Britos 5,5, Portanova 6, Rubin 5,5; Perez 5, Mundigayi 4,5 (50’ Gimenez 6,5), Della Rocca 5; Ekdal 5 (73’ Casarini sv); Ramirez 6 (81’ Buscé sv), Di Vaio 6-. Allenatore: Malesani 5.

ARBITRO: GAVA 6 – Ha il pregio di essere sempre nel vivo dell’azione (una volta ostacolando un assist di Chivu). L’errore sul gol di Stankovic è più dell’assistente che suo (bene invece sul secondo gol) lui semmai sbaglia quando non concede il rigore su Milito. D’accordo che eravamo nel recupero sul 4-1, però la trattenuta era netta.
ASSISTENTI: MARZALONI – PRETI 5
 

Sezione: Le Pagelle / Data: Sab 15 gennaio 2011 alle 23:00
Autore: Christian Liotta
vedi letture
Print