JULIO CESAR 7 – Compie solo due interventi in tutto l’incontro, ma di importanza vitale: nel primo tempo, quando chiude lo specchio della porta ad Anelka; nella ripresa, quando riesce a togliere dall’angolino un tiro velenoso di Malouda.

MAICON 6,5 – La sua è una presenza costante lì in avanti, è uno dei propulsori più importanti delle offensive nerazzurre, anche se certe volte non affonda in pieno e i suoi cross non siano precisissimi qualche volta. E’ anche estremamente utile in difesa, come quando riesce a deviare una conclusione a botta sicura di Drogba.

LUCIO 8 – Così come all’andata, il brasiliano sfodera una partita monumentale, anche se questa volta ci mette un po’ di più a prendere le misure a Drogba. Quando entra a pieni giri, però, diventa devastante: con le buone o con le cattive, lì dietro toglie tutti gli imbarazzi possibili. I suoi metodi non sono graditi talvolta ai giocatori del Chelsea, che però a loro volta non fanno troppi complimenti (Malouda rischia il rosso). Nel complesso, il miglior giocatore di questi ottavi.

SAMUEL 8 – La connection con Lucio funziona ancora una volta alla stragrande: anche se c’è un rischio penalty per un passo di mazurka di troppo concesso in area a Drogba, nel complesso la prova del giocatore argentino è davvero da applausi. Anche lui evita un gol praticamente fatto immolandosi su una conclusione da pochi passi di Anelka, picco di una prova che rasenta la perfezione.

ZANETTI 7 – Ancora una volta costretto in un ruolo che non è il suo, stavolta il capitano riesce a non soffrire come accaduto altre volte e anzi sfoggia una sicurezza nei propri mezzi esaltante, rendendo di fatto poco nocivo Ivanovic. Dopo il gol di Eto’o, quando c’è solo da gestire il risultato, la palla finisce sempre a lui, al capitano: il che equivale  a mettere i soldi in cassaforte.

CAMBIASSO 6,5 – Soprattutto nel primo tempo, appare uno di quelli più in affanno, nei momenti in cui il Chelsea prende più fiducia e comincia a pressare. In compenso, cerca di dare una mano ripiegando in difesa, con risultati soddisfacenti. Ma è anche dal superamento della sua impasse che matura l’ottimo secondo tempo nerazzurro.

THIAGO MOTTA 7 – Magari gli si può rimproverare di essersi divorato una ghiotta occasione da gol solo davanti a Turnbull, ma in campo l’italo-brasiliano dà tutto come da tanto tempo non gli si vedeva fare. Completa l’opera lasciata a metà da Julio Cesar spazzando il tiro di Anelka, soprattutto corre come un matto su ambedue i lati del campo andando incontro a tante botte, soprattutto quelle di Drogba che con lui sembra avere un conto in sospeso. Regolato con l’espulsione per il pestone bruttissimo rifilatogli in area. DAL 92’ MATERAZZI SV

SNEIJDER 7,5 –
Inizia con una bella conclusione che impegna Turnbull: siamo al minuto quattro, è il segnale che l’olandese ha capito come interpretare la gara. E col passare del tempo, la sensazione si fa certezza: Wesley è un moto perpetuo che mette in crisi la difesa del Chelsea, trovando sempre splendide pennellate a lanciare le tre punte che però non approfittano a dovere dei suoi illuminanti assist. Fino al minuto 78’, quando la sua parabola magica imbecca Eto’o che trova il gol vittoria. Si arrende alla fatica, ma merita applausi in quantità. DALL’85 MARIGA SV – Chiamato a combattere nei minuti finali.

PANDEV 5,5 –
Dei tre lì davanti è quello che punge di meno, anche se la buona volontà non gli manca. Potrebbe avere il grande merito di sbloccare a sorpresa la partita quando trova un buco nella difesa del Chelsea e si invola verso la porta: solo l’intervento in extremis di Terry gli nega la gioia del gol. Tiene però a bada Ivanovic facilitando il compito di Zanetti. DAL 75’ STANKOVIC 6 – Grande contributo nel contenere le sfuriate del Chelsea, innesca il contropiede che potrebbe portare allo 0-2.

ETO’O 7- – Anche se sul suo conto ci sono due gol divorati che gridano vendetta, se l’Inter riesce a togliersi di dosso la scimmia degli ottavi di finale, lo deve alla sua freddezza al momento giusto. Quel pallone infilato proprio nello spazio tra palo e portiere fa scoppiare di gioia il popolo nerazzurro, confermando che quando conta il camerunense c’è. Sempre. Da lodare anche per i chilometri macinati a dare una mano ai compagni.

MILITO 6 – Potrebbe trovarsi a tu per tu con Turnbull dopo pochi minuti, ma viene fermato per un fuorigioco perlomeno dubbio. Poi la difesa del Chelsea gli prende le misure e riesce sempre a farlo pizzicare in off-side. Quando riesce a trovare la palla giusta, la strozza troppo mandando a lato. Ma basta il suo alito per gettare nel panico la difesa avversaria.

ALLENATORE: MOURINHO 9 – Quando è apparsa la formazione ufficiale, a molti tifosi interisti probabilmente sarà venuto almeno qualche dubbio. Ma lo Special One, è inutile, sa il fatto suo: e allora, ecco trasformare una partita ad alto rischio in un vero e proprio capolavoro, con una squadra che per lunghi tratti appare padrona del campo e sa resistere quando i Blues vanno in pressione. La gemma di Eto’o è l’apogeo dell’opera. Ha vinto lui, impossibile dire il contrario. E sicuramente, in questo successo c’è un messaggio implicito per Balotelli…

CHELSEA: Turnbull 6; Ivanovic 5,5, Terry 6, Alex 5, Zhirkov 5,5 (74’ Kalou sv); Mikel 5,5, Lampard 6, Ballack 6- (62’ Cole 5); Malouda 6, Drogba 5, Anelka 6,5. Allenatore: Ancelotti 5,5.

ARBITRO: STARK 5,5 – Entrambe le panchine, a un certo punto, vanno a lamentarsi col quarto uomo per il suo operato, sintomatico di una partita che fatica a tenere in pugno. Prima prova a fare l’inglese, lasciando correre molto, poi si dimostra dal cartellino facile (ma mai fuori luogo). Sul conto anche almeno un rigore non fischiato ai Blues. Sul fuorigioco di Milito, viene tradito dall’assistente. ASSISTENTI: SALVER – PICKEL 5,5

Sezione: Le pagelle / Data: Mar 16 marzo 2010 alle 23:26
Autore: Christian Liotta
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