Aldo Serena è protagonista di una lunga intervista per Tuttosport in cui ripercorre tutte le tappe della sua carriera, passata principalmente tra Milano e Torino indossando le maglie di InterMilanJuventus e Torino e vincendo scudetti con tre di queste squadre (mancano i granata).

Serena racconta del viaggio in treno da Montebelluna a Milano una volta scelto dai nerazzurri nel 1978 ("Mi ritrovai seduto nello stesso scompartimento di Adriano Fedele, all’epoca terzino titolare dell’Inter, ma io ero timido e non mi presentai"), dell'impatto con gli allenamento di Bersellini ("traumatico, non sapevo cosa fosse la professionalità") e dell'anno in B al Milan ritenuto "fondamentale per la mia crescita").

Nel 1983 il ritorno all'Inter con Radice, poco dopo aver segnato una doppietta in un derby nel Mundialito con la maglia rossonera. Quindi i granata e due scudetti alla Juventus con Trapattoni, ritrovato poi all'Inter. "Con lui - racconta - ebbi un grande rapporto, così come con compagni come Berti, Bergomi, Ferri o Marini: l'Inter rimane la squadra della mia vita, quella che ha segnato i miei anni migliori".

Due i gol nei derby che Serena ricorda con maggiore piacere. "Quello in tuffo con la maglia dell’Inter in un derby vinto 1-0 contro il Milan di Sacchi. Un’azione bellissima, finalizzata da me dopo un cross di Bergomi. E poi dico il 2-1 segnato all’89’ alla Juventus con la maglia del Torino: perdevamo 1-0 nel primo tempo e rimontammo". Due anche gli episodi che hanno lasciato un certo rammarico. "Quello di non aver vinto col Torino nel 1985, altrimenti sarei stato l’unico a vincere lo scudetto con quattro club differenti" e il rigore sbagliato a Italia '90 contro l'Argentina, definito come "una ferita ancora dolorosa".

Sezione: News / Data: Mer 01 aprile 2020 alle 20:06
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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