A partire dal 2023 la FIGC proverà a ridurre l’impatto delle plusvalenze. Secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, la Federcalcio proverà ad eliminarle dagli indicatori che controllano i conti della società. Non essendo possibile proibirle o tantomeno infliggere sanzioni, da Via Allegri spingono per la necessità di una riforma che secondo il quotidiano sarà approvata a luglio. A partire dalla stagione 2023-2024, pertanto, dovrebbe essere introdotta una serie di parametri più stringenti per controllare i conti dei club, tra cui il tanto discusso indice di liquidità e il ritorno di un budget da dichiarare e rispettare.

Per quanto riguarda le plusvalenze, dal 2023, non saranno più considerate all’interno dei ricavi di un club. Fino a ieri, erano una delle tante voci del fatturato, insieme a incassi da stadio, diritti tv, etc. Nel bilancio ci saranno ancora, perché sono previste dal codice civile, ma per le sue norme interne la Figc non ne terrà conto. Questo, in particolare, per il calcolo di “indebitamento” e “costo del lavoro allargato”, due indicatori correttivi che intervengono se non si rispetta “l’indice di liquidità” e, in caso di valore non conforme, aggravano la posizione di una squadra. Le proprietà che non sono in regola per iscriversi dovranno vendere giocatori o versare un aumento di capitale per ripianare la cifra mancante.

Sezione: News / Data: Lun 04 luglio 2022 alle 22:49 / Fonte: Calcioefinanza.it
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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