Simone Perrotta, campione del mondo 2006 ed ex calciatore della Roma con la quale ha battagliato contro l'Inter in quei famosi testa a testa che videro l'Inter trionfare sul tetto d'Italia, ma alla quale la squadra (all'epoca) di Spalletti è riuscita a strappare la Coppa Italia 2007/08, è tornato a parlare di quei momenti trascorsi con la maglia giallorossa: "Coppa Italia? Non abbiamo vinto tantissime cose, ma potevamo vincere di più. Per il calcio espresso in quegli anni meritavamo qualcosa in più, l’unica sfortuna, anche se alla sfortuna non credo più di tanto, è aver trovato davanti a noi l’Inter che era una corazzata incredibile. Avergli tenuto testa in quegli anni è una magra consolazione, ma è una soddisfazione. Aver vinto due Coppe Italia e una Supercoppa, almeno abbiamo regalato dei sorrisi ai nostri tifosi, gli unici che abbiamo regalato negli ultimi 15 anni" ha detto ai canali ufficiali della Roma.

Gioie e dolori di quel campionato.
"Il calcio a volte dà e a volte toglie, sarebbe stato meglio se ci avesse levato nel corso del tempo e non tutto insieme. Ci abbiamo messo anche nel nostro, quando rincorri per tutto l’anno, vinci il derby in quel modo, li superi a cinque giornate dalla fine, sembrava cosa fatta. Invece il calcio non ti regala nulla, abbiamo perso con la Samp, il calcio è bello anche per questo. Mi sarebbe piaciuto viverla diversamente, ma va bene così".

Il Mondiale del 2006
"Senza la Roma, quell’esperienza, sicuramente non avrei vissuto il Mondiale, che mi ha cambiato in meglio perché ha aumentato la responsabilità verso gli altri. È qualcosa che aumenta con il tempo, la soddisfazione di regalare a un paese intero una gioia così. Rappresentare l’Italia all’estero per uno che è nato in Inghilterra è molto forte. A 14 anni ho scelto la cittadinanza italiana a quella inglese, non ho avuto nessun dubbio, mi sento italiano al 100%. È un’esperienza incredibile, aver vissuto 55 giorni in un hotel piccolo, gestito da italiani, tra noi, ci davano tutti per spacciati anche per quello che stavamo vivendo prima con i casini che erano successi. Dicevano che la squadra andava ritirata, ma quello non ha fatto che rafforzarci. Sono rientrato nell’ultima amichevole, non me l’aspettavo, ma è sempre merito delle prestazioni con la Roma. Mi ricordo che il mister ci guardava sempre negli allenamenti, vivere questa esperienza con dei compagni di squadra è bello perché lo trasporti anche nel club".

Sezione: News / Data: Ven 05 marzo 2021 alle 22:56 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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