L'ad dell'Inter Giuseppe Marotta è intervenuto oggi ai microfoni della Diretta Sportiva in onda su Rai Due, soffermandosi sul presente e sul futuro nerazzurro: "Il destino di una squadra è legato alla conduzione tecnica - ha esordito -. Gli allenatori vincenti sono particolari, hanno un carattere forte: Conte ho avuto il piacere di conoscerlo a Torino, sapevo fosse un allenatore vincente, le esternazioni che da fuori venivano percepite come polemiche per noi erano esternazioni stimolanti. Da questo punto di vista preferisco, come manager, avere a che fare con un allenatore definito un pochettino più difficile che con un allenatore aziendalista, che non porta risultati".

Dopo l'Europa League il giocattolo sembrava quasi rotto. "Ci fu un confronto schietto tra tutti: abbiamo detto quello che non aveva funzionato, Conte fu chiarissimo ed elencò ciò che non andava. Abbiamo ricominciato la stagione con l'intento di regalare ai tifosi e al club una grande soddisfazione, forse non immaginavamo di vincere con questa apparente facilità. In questo l'impresa della squadra e di Conte è straordinaria".

Conte ha voglia di fuggire o di restare? "Il Conte pensiero, come il nostro, è quello di godersi il momento. L'Inter aveva bisogno di un momento così felice, questo è il momento di godere di quello che è stato fatto. Poi a tempo debito è giusto confrontarsi, ma questo confronto è quello che fanno tutte le società a fine stagione. E' il momento in cui si inizia a impostare la stagione nuova, alla luce di una situazione straordinaria come quella della pandemia, che ha provocato una contrazione economica straordinaria. In questo contesto bisogna fare valutazioni attente, e questo porta a un confronto tra tutte le aree dell'azienda. Conte si trova bene all'Inter e mi auguro possa proseguire qui".

Lei proseguirà con l'Inter? "Sono arrivato all'Inter nel 2019, la proprietà ha illustrato un programma ambizioso e ha assecondato le richieste dell'allenatore, che è un vincente e voleva avere un programma molto chiaro. Questo è un ciclo che è iniziato, che tutti vorremmo potesse continuare. L'anno prossimo potrebbe essere quello della stella, potrebbe essere un sogno inedito, come lo era vincere lo Scudetto quest'anno. Sarebbe bello continuare insieme, io sono felice all'Inter e sono contento a Milano".

Sulle differenze tra Inter e Juventus: "La storia di entrambi i club è importante. All'Inter senti un po' di differenza semplicemente perché in questi dieci anni ci sono stati tre cambi di proprietà, tredici allenatori cambiati. Serviva stabilità. Come ha sottolineato Conte quando è arrivato c'era un gap da colmare, e il gap lo colmi migliorando tutte le performance".

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Sezione: News / Data: Lun 03 maggio 2021 alle 00:26 / Fonte: Gett
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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