"La scorsa stagione in una posizione difficile dopo la sconfitta con il Bayern? Devo essere onesto, era quasi impossibile pensare di vincere la finale", ha ammesso Luis Enrique, allenatore del PSG con il quale si è laureato campione d'Europa quello scorso 31 maggio tanto amaro all'Inter. "Abbiamo creato tante occasioni ma non riuscivamo a segnare. Abbiamo affrontato il problema chiedendoci: 'Perché non concentrarci su qualcos'altro? Perché non cercare il giocatore meglio posizionato in area?'. Penso che le nostre statistiche siano cambiate dopo quella riflessione, le vittorie sono arrivate senza forzare e abbiamo ritrovato la nostra fiducia" ha continuato il tecnico spagnolo ai canali ufficiali del club transalpino prima dei sorteggi della fase a gironi della UEFA Champions League, chiacchierata durante la quale è tornato anche sulla finale contro i nerazzurri.

Un pensiero sulla finale di Champions contro l'Inter:
"Era in uno degli stadi più belli d'Europa, il tipo di partita che tutti sognano di giocare. Ricordo di aver chiesto ai miei giocatori di dare il 105 per cento, non il 120 per cento, perché questo tipo di partita può sopraffarti. In quella finale, tutto è andato molto bene. Abbiamo un tratto che credo ci definisca: continuiamo sempre a giocare allo stesso modo, che vinciamo o perdiamo".

Come si è sentito in panchina quando ha visto il PSG dominare:
"Fino a quando non è diventato 4-0, non ti rilassi. Queste sono partite speciali in cui la tensione può sopraffarti, e credo che i giocatori siano stati sensazionali nel gestire quella tensione. Fischio finale? È stato un momento molto speciale, ed è stato fantastico poterlo condividere con la mia famiglia, ma vogliamo di più. Vogliamo continuare a crescere come squadra, rendere orgogliosi i nostri tifosi e vivere di nuovo un momento come questo".

Sezione: News / Data: Gio 28 agosto 2025 alle 19:59
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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