Ora che Ibrahimovic è felice a Barcellona, Mino Raiola può dirsi soddisfatto del proprio lavoro. Non manca però qualche parola poco amichevole da parte dell’agente preso di mira soprattutto dai tifosi nerazzurri per aver lavorato contro gli interessi dell’Inter: “Ho letto tante bugie, la società lo aveva definito incedibile e lui era tranquillo, Ibra non ha mai detto che voleva andarsene. Ha sempre ripetuto che non sarebbe mai rimasto a vita in una squadra. Per fortuna il presidente Moratti, persona che stimo, ha smentito questa storia degli sms. Se fossi intervenuto io nessuno mi avrebbe creduto. Tutti avrebbero detto che era una versione falsa. Non so chi abbia messo in giro queste falsità, ma noi siamo tranquilli, non diamo peso a queste sciocchezze".

Raiola parla anche delle polemiche innescate dal bacio della maglia blaugrana da parte di Ibrahimovic: In Spagna è un’usanza, ma in quella occasione lui ha parlato bene sia dei suoi ex compagni sia di Moratti, che ha ringraziato pubblicamente. Se si fosse lasciato in malo modo con l’ambiente dell’Inter avrebbe avuto una grande occasione, davanti a 80 mila persone, di dare la sua versione di questa trattativa. Se non si fosse trasferito al Barça sarebbe rimasto a Milano, dove si trovava bene.

L’agente approfitta dell’intervista anche per chiarire che ai tempi di Mancini non c’era stato alcun attrito con l’allenatore: “Lui non ha mai avuto problemi con Mancini. Io gli dicevo di fermarsi, di andare piano perché altrimenti avrebbe messo a rischio la propria carriera. Aveva un buco sul tendine rotuleo, ma non mi dava ascolto. Diceva che la squadra aveva bisogno di lui. Non si riusciva a tenerlo, voleva giocare, è entrato nel secondo tempo dell’ultima giornata e l’Inter ha vinto il campionato. Il suo atteggiamento smentisce che fosse in contrasto con Mancini".

Nell’occasione dei chiarimenti, Raiola parla anche di Massimo Moratti: “Con lui non ho mai avuto un diverbio, né una discussione. Basti pensare che all’Inter c’è Kerlon, un mio assistito. E poi di Massimo Moratti ho ricevuto subito un’ottima impressione, comprò Ibra con un gesto di classe. Ibra venne all’Inter perchè al Real ci sarebbe andato con la rescissione del contratto, invece il presidente dell’Inter non volle saperne di questa soluzione e pagò 26 milioni alla Juventus che altrimenti non avrebbe visto un euro".
 

Sezione: News / Data: Lun 03 agosto 2009 alle 13:51 / Fonte: Il Giornale
Autore: Fabio Costantino
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