"È abbastanza strano perché conosco Bernardo. Quindi, non ha senso". Intervistato ai microfoni di Associated Press per parlare di razzismo, Joao Mario commenta con queste parole il caso che ha coinvolto recentemente il connazionale Bernardo Silva: "Abbiamo cercato di parlargli perché questo è il genere di cose che può interessarti - ha aggiunto -. Se sei accusato di qualcosa di così grave, non è carino. Quindi, abbiamo cercato di parlargli, solo per essere calmi e renderci conto che non è razzismo. Si tratta di uno scherzo con un amico (Benjamin Mendy, ndr). Sa qual era il suo intento, quindi per lui è stato facile capire che non ha creato un problema così grande. Ma è anche importante che per le persone che possono fare qualcosa - la FA - si rendano conto di cosa sia il razzismo e che cosa sia uno scherzo".

Problema del razzismo che trova ampio spazio anche in Italia: "Hanno bisogno di cambiare la loro mentalità. Una volta che ti rendi conto che c'è un problema lì, possono davvero cambiare. Ma al momento non si rendono conto che è un grosso problema. Succede ovunque. È triste, ma è vero. Succede a me lì, succede agli amici lì. Succede ogni giorno. Devono vietare le persone, devono iniziare ad arrestare le persone. Possono davvero fare la differenza, è un problema che dobbiamo prendere sul serio. Altrimenti, continueremo a parlarne. Continueremo a essere tristi per questo" ha concluso Joao Mario. 

Sezione: News / Data: Mar 03 dicembre 2019 alle 22:24
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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