Dalle colonne de La Repubblica, Paolo Condò analizza il successo dell'Inter col Torino ponendo in evidenza alcuni aspettI: "L'Inter riesce per la seconda volta a non pagare dazio malgrado la gara si fosse complicata. Mantiene così intatti i suoi jolly mentre la distanza dal traguardo si riduce, ma deve porsi alcune domande. Successi come questo sul Torino, ottenuto grazie a un’autentica prodezza di Lautaro Martinez vengono festeggiati declamando il luogo comune “sono le vittorie ottenute giocando male a portare lo scudetto”: teoria non sbagliata, ma a patto che gare così non diventino la regola. La scorsa settimana Antonio Conte ha dimostrato grande umiltà contro l’Atalanta: consapevole che in certe serate l’orchestra di Gian Piero Gasperini sia difficilmente resistibile, ha arretrato l’Inter pensando a non prenderle, in attesa che un episodio offensivo gli permettesse di ritirare i tre punti. Non era scritto che accadesse, e anche il pari sarebbe stato un jolly perduto: un gioco d’azzardo che il gol di Milan Skriniar ha reso produttivo. Contro il Torino, invece, non c’è stata nessuna scelta: l’Inter ha fatto la partita dominante che doveva, ma l’ha fatta male, girando la palla lenta e infrangendosi contro le due linee difensive del Torino, passando avanti grazie a un’ingenuità di Armando Izzo ma lasciandosi subito raggiungere. E dopo il colpo di Lautaro, ha corso altri rischi. Sono segni di affaticamento comprensibili dopo una corsa di otto vittorie consecutive, da soli non basterebbero a far suonare l’allarme, non dopo che la sconfitta del Milan ha scavato un fossato di nove lunghezze tra prima e seconda. Ma c’è ancora la Juve ferita, che l’Inter deve pensare a sette punti e con lo scontro diretto alla penultima. Conte lo sa benissimo. Uno dei suoi meriti è stato quello di allargare una rosa ristretta con i recuperi alla causa di gente come Christian Eriksen: il passo ulteriore sarebbe convincerlo a prendersi maggiori responsabilità, perché il suo gioco di prima è illuminante ma ancora troppo limitato. L’Eriksen del Tottenham si poneva su linee di passaggio libere per ricevere, questo resta ancora “nascosto” dietro gli avversari". 

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Sezione: News / Data: Lun 15 marzo 2021 alle 13:32
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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