Nell'ambito della Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace, il sito ufficiale del Centro Regionale di Informazione delle Nazioni Unite ha intervistato Carlotta Moratti, presidentessa di Inter Campus, che ha illustrato in maniera dettagliata genesi e obiettivi del progetto: "Inter Campus nasce vent'anni fa da una idea necessaria ed essenziale di mio padre, Massimo Moratti. Si chiedeva come utilizzare ciò che avevamo a disposizione in quanto Inter, per fare del bene nei confronti di quei bambini nel mondo che vivono situazioni di disagio, abbandono, esclusione. Come utilizzare cioè uno strumento così forte per aiutare i più deboli e fragili. Così nacque l'idea di far valere l'alta preparazione tecnica in ambito calcistico, come strumento educativo e la forza di penetrazione di questa maglia, di questi colori, per dare luce a quelle situazioni che in molti paesi vengono volutamente tenute in ombra. Si iniziò così dalle favelas di Rio de Janeiro e come tutte le idee essenziali e sincere, che finiscono poi per essere rivoluzionarie, siamo oggi orgogliosamente in 29 Paesi nel Mondo. Siamo un progetto di responsabilità sociale che intende restituire ai bambini il diritto al gioco loro negato. Non facciamo scouting, non cerchiamo giovani talenti, utilizziamo lo sport come strumento puramente educativo, d'integrazione e di sviluppo. I nostri bambini non diventeranno necessariamente buoni giocatori, ma buoni uomini, questa è la nostra ambizione".

Qualche esempio: "In Uganda Inter Campus permette di realizzare sulla comunità che si riunisce intorno al campo da gioco quel controllo sanitario che sarebbe impossibile villaggio per villaggio. In Romania diviene l'unico momento di aggregazione per gli orfani degli istituti nei confronti degli altri bambini, di quel mondo “fuori” che altrimenti conoscerebbero solo una volta raggiunta la maggiore età, quando purtroppo lo sviluppo della persona ha già percorso tappe fondamentali. In Colombia è una protezione nei confronti del reclutamento da parte dei narcotrafficanti. Grazie allo sport si giunge quindi ad obiettivi importantissimi ed imprescindibili, trattandosi di bambini. Il futuro? Non ci muoviamo mai sulla logica di una strategia decisa sulla carta. Non sarebbe possibile, né rispettoso nei confronti dei bambini. Ci muoviamo sulla base della necessità, andiamo dove riteniamo di poter essere utili, in quelle realtà che ci vengono segnalate come adatte al nostro intervento. Purtroppo sono sempre di più le situazioni di disagio dove possiamo essere utili. Questo progetto deve comunque fare i conti con la sua sostenibilità ed è per questo che per i nostri bambini è particolarmente importante avere il supporto di un partner come le Nazioni Unite, la cui scelta di eleggere lo Sport come strumento utile alla Pace ed allo Sviluppo è per noi una conferma del fatto che stiamo operando nella direzione giusta e che vale davvero la pena di continuare a farlo. Non c'è infatti cosa più preziosa del poter restituire il sorriso a un bambino".

Sezione: News / Data: Ven 07 aprile 2017 alle 07:30
Autore: Redazione FcInterNews.it
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