Leonardo Bonucci, capitano azzurro della Nazionale italiana, in collegamento al Festival dello Sport da Roma, a fianco di Mancini e Gravina, parla della sua esperienza, dei cambiamenti nel corso del tempo della squadra e del gruppo ma soprattutto del significato e delle emozioni che indossare la maglia azzurra trasmette.

Come è cambiata la Nazionale rispetto al tuo esordio?
“Anche con me il Mister ci vide lungo, mi fece esordire con l’Inter nel 2006, è partito tutto da lì e lo ringrazierò sempre. L’esordio a marzo del 2010 è stato qualcosa di unico. Una sensazione difficile da ripetere perché quando metti questa maglia per la prima volta, provi qualsiasi tipo di emozione che scorre da un momento all’altro, faccio persino fatica a ricordare. Ricordo la vicinanza e l’affetto dell’allora capitano Fabio Cannavaro che mi fece sentire più tranquillo. Oggi con questa Nazionale si è ricreato un gruppo che si sente una famiglia ed è quello che all’Europeo con Conte fece la differenza. Poi si era sgretolato successivamente e il risultato è stata l’eliminazione al Mondiale di Russia. Quello che ci diciamo, la puntualità con la quale affrontiamo gli impegni sono una prova del fatto che questa non è soltanto una selezione ma una squadra”.

La maglia azzurra? Penso che sia simbolo di unione, passione. Soprattutto in questo momento la maglia azzurra è quella che riesce a far andare tutti d’accordo è questo che ci portiamo dentro ogni volta che la indossiamo. Siamo stati, grazie ai due campioni del mondo lì seduti, al massimo di quello che può portare questa maglia. Deve essere simbolo, come detto, di unione e aspirazione di ciò che compone la nostra vita quotidiana”.

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Sezione: News / Data: Dom 13 ottobre 2019 alle 19:58 / Fonte: Dall'inviata Egle Patanè
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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