Diego Lopez è stato intervistato dal Corriere dello Sport. Lo spagnolo è al primo derby di Milano in carriera.

Diego Lopez, Icardi, Palacio, Osvaldo sono brutti, pessimi «clienti» per un portiere... 
"Sì, ma è l’Inter nel suo complesso a fare paura. Avremo bisogno di disputare una grande partita, completa e aggressiva per 90’". 

Derby da non perdere, quindi. Cosa sarebbe disposto a concedere Diego Lopez pur di vincerlo? 
"Anche che finisca 10-9 per il Milan! Certo, subire tanti gol non fa mai piacere a un portiere, ma per noi è troppo importante vincere questo derby. Non si tratterebbe solo di avere tre punti in più, ma il nostro campionato cambierebbe decisamente volto, storia". 

Sì, ma il derby deve essere anche spettacolo, i tifosi vogliono divertirsi. 
"Giusto. Infatti ci deve essere sempre il bel gioco. Derby a parte, nel caso specifico, è accettabile perdere una partita solo se c’è il gioco che trasmette lo stile dell’allenatore. Se non hai gioco, vinci per puro caso una o due partite. Ma poi ne perdi molte di più". 

Il primo Milan-Inter di Diego Lopez. Cosa gli hanno spiegato i compagni di squadra di questa partita? 
"Si tratta sicuramente della più importante dell’anno. Come attesa e tensione è più paragonabile al Classico contro il Barcellona, che è molto più sentito dai tifosi del Real rispetto alla sfida contro l’Altetico. Il derby ha poi sicuramente un’attenzione speciale da parte di tutti". 

Mancini che cosa può dare in più all’Inter? 
"Sicuramente più tranquillità. È un tecnico esperto ed equilibrato. I piccoli dettagli fanno sempre la differenza. Per questo penso che Mancini forse non riuscirà a presentare contro di noi la squadra che vorrebbe veramente vedere a sua immagine e somiglianza. Per questo il Milan dovrà essere bravo ad approfittarne". 

Su Handanovic.
"Mi sembra che ci assomigliamo molto. Entrambi siamo bravi nel gioco aereo, anche lui è bravo con i piedi. Il portiere ideale deve avere caratteristiche da 8 di media. È inutile prendere 10 in una partita e 4 in quella successiva". 

Handanovic ipnotizza i rigoristi. 
"Sì, anche qui è molto abile. Il suo segreto? Non saprei... Anche io ho il mio... Qual è? Mi sembra che sia basilare per un portiere riuscire a stare più a lungo possibile in piedi prima di buttarsi al momento dell’esecuzione del tiro". 



 

Sezione: L'avversario / Data: Gio 20 novembre 2014 alle 14:51 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print