L’Inter ritrova Wesley Sneijder, il suo faro nella notte e l’uomo della speranza. Tutti gli abitanti del pianeta nerazzurro, da Massimo Moratti a Claudio Ranieri, passando per ogni singolo calciatore, considerano l’olandese l’uomo fondamentale, quello che può accendere la luce, capace di cambiare i ritmi di gioco e risolvere la partita in un nano secondo. Sneijder non vedeva l’ora di tornare in azione ed essere importante, cercando di essere il più decisivo possibile per l’Inter. A Catania, nonostante la voglia matta di rientrare, Claudio Ranieri lo ha saggiamente tenuto a riposo per la partita di stasera. A Lille i nerazzurri si giocano gran parte della qualificazione agli Ottavi di Champions e, di conseguenza, una buona fetta della stagione.

Per farlo al massimo delle proprie possibilità, ci si affida alle grandi capacità di leader dell’olandese che, come ribadito da lui stesso in conferenza stampa della vigilia, ama giocare Under Pressure. Quando il gioco si fa duro, Sneijder comincia a giocare. Nella sua testa c’è la voglia di riconquistarsi l’Inter e riportarla laddove le compete, tanto in Italia quanto in Europa. La fiducia del tecnico, che non lo ha mai avuto a disposizione, era scontata. Ranieri perciò, che si opti per un 4-4-1-1, con una mediana più robusta e coperta, o che si resti al 4-4-2 a rombo con l’ex  Real Madrid alle spalle di Pazzini e Zarate, metterà i destini nerazzurri nella mani dell’olandese.

Wesley Sneijder, conscio di avere una responsabilità gravoso, è pronto a guidare questa squadra e aiutarla a uscire dalla zona d’ombra in cui è stata coercitivamente relegata, da tanti fattori ormai noti. L’uomo del rilancio sta per ritornare, nella speranza che con lui ritornino sia i risultati che lo spirito perduto della vera Inter.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 18 ottobre 2011 alle 09:30
Autore: Alberto Casavecchia
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