A margine della gara contro il Parma, Andrea Stramaccioni si è presentato in conferenza stampa al 'Tardini'. FcInterNews.it è presente con i propri inviati e vi riferisce le parole del tecnico partendo da Juan su Biabiany: "Biabiany ha fatto soffrire tutti gli avversari che ha avuto di fronte, non solo Juan. L'anno scorso andò in difficoltà Maicon, per una volta facciamo i complimenti a Biabiany piuttosto che dare demeriti a chi lo ha marcato". Potrà trovare spazio Mariga nel corso del campionato? "Sicuramente sì, è al quinto mese di recupero, il tempo giusto per rientrare. Sicuramente avrà il suo spazio, ci farà ancor più comodo recuperando essendo in emergenza in mezzo al campo".

Un calo dopo Torino? "Se ci è stato, è stato inconscio - spiega Stramaccioni -. Questa è stata l'unica gara in cui ho visto un secondo tempo più blando del primo. La squadra ha sofferto individualmente Biabiany nel primo tempo, nella ripresa invece per la prima volta da quando ci sono io siamo calati molto. Se sei in testa alla classifica, non puoi prendere un gol con un giocatore che fa metri e metri palla al piede senza saltare nessuno. Quell'episodio ha determinato tutto, perché la gara era indirizzata verso un pareggio a mio modo di vedere".

Sulla mossa di Coutinho: "O entrava per una punta, o per Alvarez. Il discorso era sempre lo stesso, con questo assetto e senza un altro recuperatore di palloni, l'Inter poteva soffrire molto il centrocampo del Parma. E' partito in posizione laterale, poi abbiamo preso gol dopo un minuto in cui c'è stato gioco fermo, e ci siamo trovati a inseguire. Non credo neanche sia giusto chiedere di cambiare una partita a giovani come Cou, Duncan e Livaja. Crisi Inter? E' un trend negativo che ci fa male, ma ci dà tanta voglia di rigirarlo perché siamo gli stessi arrivati coi risultati là davanti. Ora, dopo un punto in tre gare, dobbiamo trovare la voglia con l'unica ricetta: quella del lavoro".

Di Sneijder c'è bisogno, quello vero. E Stramaccioni risponde così: "Però perché non chiedete se l'Inter ha bisogno di Cassano? Non credo che un giocatore possa condizionare una squadra come l'Inter, se vuoi diventare grande. Abbiamo diversi giocatori fuori, non è un alibi, complimenti agli avversari". A Pereira non ha pensato? "Poteva essere un ipotesi, con Zanetti in mezzo. Ma sarebbe stato un centrocampo poco pericoloso, Alvarez in un ruolo non suo ha alternato cose positive e meno, ma le cose buone mi sono piaciute. Alla distanza è calato, ma ha saputo toccare tanti palloni. Noi volevamo vincere, da lì la mia scelta".

Intanto, altro appuntamento per avvicinare la Juventus fallito: "Non vedo una correlazione tra l'essere arrivati vicino al primo posto e aver avvertito le vertigini. Qualcosa stiamo pagando nel ricambio, dopo le gare di Europa League non riusciamo a fare prestazioni di grossa intensità. Questo può averci tolto qualcosina, è un'analisi oggettiva e non un alibi. Nel secondo tempo siamo calati, il gol preso è l'emblema del nostro momento non positivo. E' un'ingenuità troppo grande che paghiamo cara".

A domanda di FcInterNews.it: tanti infortuni e giovani in panchina, c'è bisogno di rinforzi? "La situazione è paradossale, perché ci sono tanti infortuni di lungo corso, come Mudingayi, Obi, Stankovic o Chivu, tutti a lunga degenza. Era squalificato Gargano, tanti diffidati. E' un momento in cui non si può far rifiatare nessuno, Guarin ha stretto i denti e aveva fatto solo due allenamenti. Tutto questo incide, a prescindere dai rinforzi". Quando ha pesato l'assenza di Cassano? "Doppio, perché è mancata la spinta in più nel finale. Però, ora parlare delle cose del passato non serve. Abbiamo perso la partita".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 26 novembre 2012 alle 23:45 / Fonte: dagli inviati al Tardini, Fabrizio Romano e Guglielmo Cannavale
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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