Quanto viene remunerato il CdA delle big di Serie A? Quanto incide sul fatturato del club? Domande a cui dà oggi una risposta Calcioefinanza.it (riguardo alla stagione 2012/2013). 

A guidare la graduatoria della massima serie per compensi ai consigli di amministrazione è il Napoli di Aurelio De Laurentiis: "I consiglieri del Napoli (oltre al presidente siedono nel board del club partenopeo anche la moglie Jacqueline Marie Baudit, i figli Edoardo e Valentina, e il braccio destro del presidente, Andrea Chiavelli) hanno percepito complessivamente 5,08 milioni, con un incidenza di circa il 4,3% sui ricavi del 2012/2013”. 

Al secondo posto la Juventus, che ha remunerato i 10 consiglieri con 4,02 milioni complessivi, per una incidenza dell’1,47% sui ricavi del club. Va sottolineato come incida pesantemente sul totale il compenso percepito dall’ad Beppe Marotta (1,6 milioni per questo ruolo e altri 532mila per l’attività da direttore generale). 

Al terzo posto il Milan che, prima dell’insediamento di Barbara Berlusconi, aveva 2,05 milioni di costo per i 9 consiglieri, con una incidenza sul fatturato totale dello 0,74%. Non vi è nessuna specifica su come questa cifra sia suddivisa, ma è presumibile che grande parte vada ad Adriano Galliani, fino a pochi mesi fa ad del club rossonero. 

Ad un passo dal Milan, al quarto posto, la Roma di James Pallotta, coi componenti del board che “costano” 1,96 milioni al club, circa l’1,5% del fatturato. 

Quinta piazza per la Fiorentina, con 850mila euro e una incidenza dell’1,13% sui ricavi del club dei Della Valle. 

L’Inter si trova solo sesta in questa speciale classifica e nello specifico: “Il board dell’Inter, nell’ultima stagione sotto la presidenza di Massimo Moratti (prima dunque dell’insediamento del nuovo cda a maggioranza indonesiano) ha percepito complessivamente 600 mila euro (0,3% l’incidenza sul fatturato). E’ interessante sottolineare che, prima dell’insediamento del nuovo board della società nerazzurra, attualmente presieduto da Erick Thohir, nel cda dell’Inter sedevano, più per passione che per ragioni professionali, alcuni dei protagonisti delle vicende societarie di Piazza Affari: il noto avvocato Carlo d’Urso, l’ex presidente di Alleanza Assicurazioni, Luigi Molinari, l’amministratore delegato delBanco Popolare, Pier Francesco Saviotti e il presidente della Pirelli, Marco Tronchetti Provera”.

Incidenza minima quindi nel fatturato del club nerazzurro per gli emolumenti dei consiglieri. Uno 0,3% sul fatturato che piazza l’Inter ben al di sotto delle prime 5 e al livello di Samp, Udinese e Toro. C’è da aggiungere che l’Inter si trovava invece al primo posto per numero di consiglieri totali, ben 15, ma con emolumenti nettamente inferiori alle altre "big". 

Ora il dato andrà chiaramente aggiornato sotto la gestione Thohir, che ha cambiato radicalmente l’organizzazione al vertice del club, ma resta un dato virtuoso per la passata gestione Moratti, a discapito di scelte più onerose su salari di giocatori e spese per i cartellini. 
 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 27 febbraio 2014 alle 14:17
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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