Arrivato in Slovacchia per gli impegni con la sua Nazionale, Milan Skriniar, difensore dell'Inter, fa un primo bilancio della sua esperienza con la maglia nerazzurra esprimendo tutta la sua soddisfazione per quanto è riuscito a fare fino a questo momento: "Sono molto felice, soprattutto in relazione ai successi che sta avendo la squadra in questo momento. Siamo nelle posizioni di vertice, siamo vicini al Napoli anche se domenica abbiamo faticato contro il Torino. Aiuto la squadra come posso e sono felice anche di aver segnato due gol. Credo che possiamo andare avanti così".

Skriniar ripercorre alcune delle partite giocate sin qui a partire dal derby: "Ero appena arrivato dalla Nazionale, sentivo che la sfida si avvicinava; la gente vive per questa partita. Molti tifosi aspettano questa gara per tutta la stagione. Eravamo in casa quindi i tifosi sono accorsi in massa allo stadio. Abbiamo iniziato bene, siamo passati in vantaggio, poi non siamo entrati bene nella ripresa ma alla fine abbiamo vinto. Il derby è sempre il derby, il suo risultato è estremamente importante, ci dà fiducia. Dopo la partita, la gente in città ci fermava e ci ringraziava per aver vinto". Poi, la sfida contro il Napoli del suo connazionale Marek Hamsik: "Prima che lo affrontassimo, il Napoli manteneva una media di tre gol a partita. Quindi è stato positivo aver chiuso senza reti subite. Abbiamo avuto anche le nostre occasioni, ma il Napoli in casa è molto forte e quindi siamo stati felici per il risultato. Hamsik ha fatto tanto per la Slovacchia, vi garantisco che a Napoli e dintorni sanno benissimo da dove arriva, come si chiama il suo Paese e dove vive".

Inevitabile parlare della gara da ex contro la Sampdoria, decisa anche da un suo gol: "Ho vissuto una sensazione insolita. Ho giocato contro ragazzi coi quali mi allenavo e giocavo insieme fino a qualche mese prima e contro l'allenatore che mi ha dato tanto, Marco Giampaolo, uno che sa come preparare la sua squadra in base all'avversario che ha di fronte, come ho potuto capire in passato. Sapevamo che non sarebbe stata facile, perché la Sampdoria sta vivendo un'ottima stagione. Ma abbiamo giocato un grandissimo primo tempo, i 45 minuti migliori dell'anno. Peccato essere calati dopo, ma alla fine abbiamo vinto. La non esultanza dopo il gol? Io ora gioco nell'Inter e non riesco a guardare indietro verso i miei ex compagni di squadra e tifosi, ma ho molto rispetto di loro. Non sarebbe stato bello togliere la maglia o reagire in maniera esagerata. Ho pensato che quello che ho fatto fosse corretto".

Skriniar parla anche degli elogi degli addetti ai lavori e del rapporto col tecnico Luciano Spalletti: "Di certo non vado a leggere su Internet tutto quello che dicono, però mi arrivano le voci alle orecchie. Le valutazioni positive fanno sempre piacere. Sono contento che anche il tecnico percepisca positivamente le mie performance. E' un allenatore duro, ma è molto bravo; certamente uno dei migliori in Italia. Abbiamo un ottimo rapporto. Il suo grande vantaggio è che sa bene quando caricare e quando rilassarsi. Lascia molto spazio ai suoi assistenti quindi gli allenamenti sono sempre molto dinamici. Quando separano il gruppo in base ai ruoli, i suoi assistenti ci preparano perfettamente". Spalletti che non ha mai rinunciato a lui e che ne ha fatto uno dei cardini della sua formazione ormai consolidata: "Se sono arrivato all'Inter nel momento giusto? Direi di sì. Ma se avessi giocato zero minuti nessuno lo avrebbe pensato. Ma quando ho iniziato a giocare il mister mi ha dato fiducia e lì ho capito di aver fatto un'ottima scelta. Volevo andare all'Inter e sono contento che tutto sin qui sia andato bene. La vittoria contro il Verona ci ha portato un nuovo record storico di punti". 

Ottimo anche il rapporto coi tifosi nerazzurri: "Mi fa piacere che mi parlino sempre. Quando sono arrivato mi hanno chiesto di cambiare il nome, perché il mio è lo stesso dei loro rivali cittadini. Ma naturalmente è stato tutto divertente. Complessivamente, è positivo che i tifosi mi vedano in questa maniera, lo apprezzo. Non ci sono le folle come per Hamsik a Napoli, ma se uno si ferma a chiedermi un autografo, poi ne arriva un altro. Anche i tifosi del Milan mi chiedono gli autografi, con loro non ho alcun problema. Ma non c'è paragone con quello che sta vivendo Hamsik a Napoli".

A cosa punta davvero l'Inter quest'anno? "L'anno scorso l'Inter non ha vissuto un grande anno, per un club come questo una posizione tra il settimo e il non posto è davvero troppo poco. Sarebbe quindi ingenuo dire di essere da Scudetto, anche perché la concorrenza è davvero numerosa, con squadre come Juventus, Napoli e Roma. Ma un posto in Champions League, quello sì che lo rivogliamo. L'Inter deve partecipare alla Coppa più prestigiosa". Chiosa sulle voci che lo vorrebbero nel mirino del Barcellona, peraltro smentite dallo stesso agente Karol Csonto: "Non so se sia vero. Non so nulla di più di quello che è stato scritto sui giornali, e penso anche Karol. Sono all'Inter da poco, non mi importa davvero di parlare di un trasferimento. Il Barça è sempre il Barça, ma non dico nulla: sono all'Inter e sono felicissimo". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 08 novembre 2017 alle 14:45 / Fonte: Sport.sk
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
vedi letture
Print