In attesa di tornare in campo nel catino dello Stadium, dove si giocherà una buona fetta di speranze Scudetto, l'Inter sta già lavorando alla prossima stagione per cercare di allestire una rosa all'altezza delle aspettative e nel rispetto della sostenibilità di cui il CEO Finance Alessandro Antonello ha parlato nelle scorse ore (LEGGI QUI). Un reparto che probabilmente cambierà volto è quello offensivo, che pur producendo tanto sta facendo enorme fatica a concretizzare, con inevitabili conseguenze sulla classifica dei nerazzurri.

In vista della prossima stagione, considerando il parco attaccanti attuale, l'unica certezza pare essere la conferma di Edin Dzeko, che ha ancora un anno di contratto. Il bosniaco ha dovuto sostituire Romelu Lukaku al centro dell'attacco ed è stato un compito arduo, ma lo ha fatto con grande professionalità e risultati positivi (16 reti e 9 assist in 39 presenze complessive). Però è ovvio che non gli si possa chiedere di cantare e portare la croce oggi che è entrato nel 37esimo anno di età. Dovrà essere il lusso concesso nelle partite che contano, andrà gestito in modo ottimale per sfruttarne al meglio le indiscusse qualità. Pertanto, gli va affiancato un giocatore con caratteristiche simili.

Al momento non è in discussione neanche il futuro di Lautaro Martinez, che ha rinnovato fino al 2026 e senza alcuna clausola rescissoria. Ma è ovvio che, alla luce delle condizioni finanziarie non ancora serene, in casa Inter non si possa ignorare un'eventuale offerta importante per il Toro. Offerta che dovrebbe essere talmente alta da non poterla rifiutare, altrimenti l'ex Racing rimarrà al suo posto con soddisfazione da parte di tutti, soprattutto il club che nutre grande fiducia nelle sue capacità e nei suoi margini di crescita. Occhio però all'alert, soprattutto dalla Spagna dove l'Atletico Madrid, alla ricerca di un nuovo attaccante, non lo ha mai depennato dal proprio taccuino. E se davvero Martinez partisse, tutte le strategie nerazzurre verrebbero stravolte.

In bilico anche il destino di Joaquin Correa, nonostante sia a Milano da meno di un anno e sia costato al club circa 30 milioni, seppur a condizioni favorevoli (obbligo d'acquisto già scattato, ma pagamento posticipato come da accordi con la Lazio). El Tucu, soprattutto per questioni fisiche, non ha convinto pur essendo sponsorizzato da Simone Inzaghi che lo conosce benissimo. Per lui finora appena 760 minuti in campo, conditi da 4 gol e un assist. Poco alla luce delle aspettative e dell'impegno finanziario sostenuto dal club. Per questo, a 27 anni, potrebbe avere ancora mercato altrove, probabilmente in Spagna e se arrivasse un'offerta che quanto meno non comporti una minusvalenza, verrebbe presa in seria considerazione.

Sembra segnato invece il destino di Alexis Sanchez, che pur avendo un altro anno di contratto non rientra più nei piani (economici più che tecnici) dell'Inter. Per anticipare l'uscita dal contratto, così come per il connazionale Arturo Vidal, servirà una buonuscita che la dirigenza ha già messo in conto di dover versare. Sicuramente meno di quanto costerebbe l'intero stipendio stagionale.

Speranze di conferma vicine allo zero invece per Felipe Caicedo, arrivato a gennaio in prestito secco dal Genoa per tappare le falle dovute alle assenze nel reparto d'attacco, ma visto solo per pochi minuti tra Genoa e Fiorentina. L'ecuadoregno tornerà in Liguria al termine della stagione, mettendo a curriculum l'esperienza semestrale all'Inter.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 31 marzo 2022 alle 12:30
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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