Intervenuto ai microfoni dei giornalisti a margine del premio Brera, l'ad nerazzurro Beppe Marotta ha parlato del momento che sta attraversando l'Inter e in particolare della situazione legata a Luciano Spalletti.

La situazione di Spalletti è tranquilla?
"Tranquillissima, devo denunciare un momento negativo ma che si può superare con il contributo di tutti. Ovviamente, la tecnica di Spalletti non è in discussione. Ha fatto un ottimo lavoro, è terzo in classifica. Bisogna guardare le cose con positività, analizzando una prestazione che ha portato ad una sconfitta. C'è da migliorarsi sull'aspetto di condizione, carattere e motivazione".

FcIN - Lei condivide l'analisi di Spalletti, che parla di difficoltà caratteriali? E vede che per lo step successivo della qualificazione in Champions, ovvero la conquista di qualche titolo, serva una rivoluzione profonda, o basterà qualche ritocco?
"Oggi siamo in zona Champions, meritatamente. Abbiamo meritato i punti che abbiamo. E' una squarda con un DNA preciso. L'aspetto da migliorare è proprio quello della cattiveria e della determinazione, che sono componenti riconducibili a quella cultura della vittoria".

Lei si è sempre detto contrario alle clausole rescissorie. Il discorso vale anche per Icardi?
"Lo sono perchè se non c'è più armonia tra una squadra e un calciatore, se quest'ultimo deve andar via andrà via. In questo caso c'è una clausola, ma non sarà determinante nel rapporto tra Mauro e la società".

Cercherete di toglierla?
"Non è un tema di discussione".

In caso di qualificazione in Champions, l'Inter l'anno prossimo sarà con Spalletti e Icardi?
"Credo proprio di sì".

Con Zhang ha parlato della situazione legata a Spalletti?
"Ci ho parlato stamattina, come sempre dopo una partita. Ma quello che ho dichiarato è frutto di una condivisione con il presidente. Condividiamo la linea".

Lei è un uomo di sport, come si può aiutare Spalletti?
"Noi dobbiamo essere capaci di creare un corpo unico. C'è un contesto di unione che porta a superare i momenti difficili. Il rapporto con Spalletti è schietto. Tra me e lui c'è affetto, abbiamo sempre interagito, è una persona acuta, sensibile, preparata. Troveremo il modo per uscire da questo momento di difficoltà".

FcIN - Si aspettava questo momento di difficoltà dopo la firma con l'Inter?
"Direi di sì, perchè comunque quando entri in una società così importante come l'Inter si sa che c'è voglia di vittoria, e di conseguenza ci sono da gestire momenti difficili. Credo che i leader, sia tecnici sia dirigenziali, debbano affrontare questi momenti con grande sicurezza e con grande ottimismo, pur essendo realisti e sapendo di dover migliorare in campo e fuori".

Anche Spalletti aveva preso il concetto di appartenenza. Ne terrete conto anche in sede di mercato, puntando su giocatori italiani come Chiesa e Barella?
"Il senso di appartenenza è un concetto che riporta alle bandiere, capitani storici. Ma ovvio che c'è bisogno di un amore sviscerale per questi colori e questo pubblico. In un momento del genere i protagonisti devono capire quanto amore e fiducia li circonda".

Conte lo sente ancora?
"Sono mesi che non lo sento".

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 04 febbraio 2019 alle 18:37
Autore: Federico Rana / Twitter: @FedericoRana1
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