L'incubo infinito di Kerlon. Lui, campioncino brasiliano meglio noto come Foquinha per la sua incredibile qualità nel possesso palla con la cabeza, è di proprietà dell'Inter ma ha passato l'ultimo anno in prestito all'Ajax, che non l'ha riscattato. Ma la sua stagione è stata frenata dall'ennesimo infortunio della sua carriera, al ginocchio sinistro, ed è stato fuori diversi mesi. Ora è a Belo Horizonte, in Brasile, a curarsi dal dottor Rodrigo Lasmar che lo ha operato, ed ora ha pienamente recuperato. E Globoesporte lo ha intervistato: "Ho avuto un brutto infortunio al ginocchio, ma non è stato difficile risolverlo. Sono stato fermo due mesi, ma ora sono pronto per una nuova avventura: farò prima un esame qui in Brasile per vedere se sarò pronto per il giorno 10 luglio", ha esordito. Ricordiamo che sono addirittura sei gli infortuni gravi della sua carriera: tre al ginocchio sinistro, uno a quello destro e due alla caviglia sinistra, un vero calvario per un talento annunciato. "Ogni volta provo a superare questi scogli con forza - dice Kerlon - Tutto ciò che accade è già scritto, se una cosa è da fare anche due volte come un'operazione, la faccio senza problema".

Poi, si parla di Inter. Gli ricordano quando fu messo sotto contratto per cinque anni dopo le magìe con la testa che fecero impazzire tutto il mondo, e lui sorride: "Già, ed ho ancora tre anni e mezzo di contratto con l'Inter. Sono stato in prestito all'Ajax quest'anno, un'avventura nuova, in un club che punta sui giovani: mi è piaciuto. Ho fatto delle partite interessanti, poi però mi sono fatto male. E' ormai una routine per me...", dice con un pizzico di rabbia. Il suo medico, Lasmar, non si espone ancora sulla sua situazione fisica: servirà prima una serie di esami per dare una risposta definitiva. Kerlon però, che già dai tempi del Cruzeiro, suo club di nascita, iniziò a fare i conti con gli infortuni, ha le idee chiare: "Io voglio giocare, dovunque sarà ma voglio giocare. Il Brasile? E' chiaro che c'è un'enorme differenza con l'Europa, non è stato facile adattarsi al clima, poi la saudade della famiglia, però mi sono adattato bene e voglio restare in Europa ancora 5 anni, prima di tornare in Brasile come molti fanno". Ma di tornare al Cruzeiro, per ora, non se ne parla: "Non ho nulla contro il club, contro il presidente, anzi tifo moltissimo per il Cruzeiro. E' un club che tutti sognano, dove voglio tornare un giorno, ma non dipende da me".

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 27 giugno 2010 alle 19:42 / Fonte: FcInterNews.it - Globoesporte
Autore: Fabrizio Romano
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