Niente gol, ma tante emozioni. Napoli-Inter delude solo statisticamente, perché in campo le due squadre se le sono date di santa ragione e hanno cercato, per almeno 80 minuti, di portare a casa l’intero bottino. Bene i partenopei, che si sono battuti alla pari degli ospiti, ma bravi anche i nerazzurri, che dopo un avvio difficoltoso hanno cercato di giocarsela come sempre. Ma tra pali, parate e scarsa mira, alla fine le reti bianche sono l’esito più scontato e giusto. Nessuna novità rispetto agli undici annunciati ieri da Mourinho in conferenza stampa, anche se una vescica impedisce a Balotelli di sedersi almeno in panchina. L’influenza invece nega la partita a Dossena, acquisto partenopeo invernale, che lascia il posto ad Aronica sulla fascia sinistra.

L’avvio di match ha i colori azzurri, tant’è che il primo squillo è di quelli fragorosi: traversa dalla distanza di Hamsik, con Lucio che impedisce a Denis di sfruttare il rimpallo. La squadra di Mazzarri scende sulle fasce che è una bellezza e crea difficoltà agli ospiti, in pratica costretti ad affidarsi ai lanci lunghi (e pretestuosi) per recare offesa a Cannavaro e compagni. Quagliarella sembra inoltre particolarmente ispirato e un suo destro violento, favorito da una carambola fortuita, si spegne di pochissimo alla sinistra di Julio Cesar. Il quale, al 18’, si esalta in tuffo su un colpo di testa ravvicinato di Denis.

Intervento che vale un gol, come si dice in questi casi. Varrebbe invece un rigore il fallo di mano di Aronica qualche minuto prima nell’area del Napoli: il difensore interrompe un cross di Maicon con il braccio largo, ma Rosetti lascia proseguire. Annotazione: il fischietto torinese ha assegnato un penalty in una situazione identica al Bari per un fallo di mano ravvicinato di Samuel... Il match prosegue e dopo 20 minuti di splendido Napoli anche l’Inter si rende conto di essere della partita, e comincia ad abbandonare l’idea del lancio in profondità. Il problema è che Sneijde non riesce a trovare la posizione giusta, preso nella morsa dei mediani di casa, sorte che non tocca invece ad Hamsik, libero di muoversi tra attacco e centrocampo.

Bello il duello sulla fascia destra del Napoli tra Zuniga e Muntari, con il ghanese che soffre tremendamente i blitz del rapidissimo colombiano. Al 45’ entrambi si ritrovano con un’ammonizione sul collo, solo che Muntari può recriminare anche per il clamoroso incrocio dei pali centrato alla mezz’ora, con De Sanctis che si sta ancora chiedendo a quanto andava quel tracciante alto basso. Pandev e Milito soffrono le attenzioni di Grava, Cannavaro e Campagnaro, mentre dalla parte opposta ci vuole tutto il mestiere di Samuel e Lucio per impedire a Denis e Quagliarella di fare danni. I numerosi spunti di cronaca (gli ultimi, i tiri da fuori di Hamsik e Quagliarella) però non riescono a sbloccare lo 0-0, punteggio con cui Rosetti manda tutti negli spogliatoi per il meritato intervallo.

Il secondo tempo si apre con Mariga al posto di Muntari e Zanetti che si sposta sul centrosinistra, ma soprattutto con un’Inter meglio disposta in campo e con l’atteggiamento giusto. L’atteggiamento offensivo porta i nerazzurri al tiro con Sneijder, Pandev e Milito, sui quali De Sanctis dà una scossa alla sua serata e risponde bene. Il portiere è bravissimo soprattutto sul macedone, che però ha il demerito di non sfruttare una splendida azione avviata da un tacco di milito per Mariga. Un eccesso di temporeggiamento gli impedisce di sfruttare quello che potrebbe essere definito un rigore in movimento.

Non è solo la squadra ospite a potersi rammaricare nella ripresa, perché una fiammata partenopea porta Quagliarella al tiro da fuori: destro violentissimo che si stampa sul palo, a Julio Cesar battuto e con Denis che, ancora una volta, non è in grado di sfruttare il tap-in. El Tanque un minuto dopo ha la palla buona, ma Samuel è bravissimo prima a ostacolarlo, poi a evitare guai peggiori con il pallone nei pressi della linea di porta. Due chance davvero enormi per i ragazzi di Mazzarri, di nuovo in partita dopo una buona fase dei nerazzurri. Nel frattempo finisce la partita di Pandev, che lascia il posto a Eto’o, voglioso di mettersi in mostra dopo tanta panchina e qualche perplessità dal suo ritorno.

Tatticamente, l’ingresso di Mariga è riuscito a dare maggiore copertura all’Inter, più serena anche nell’imbastire azioni offensive palla a terra. Nel Napoli merita complimenti Denis, che pur non essendo cinico sotto porta riesce a mettere in moto i compagni con sponde intelligenti. Come al 78’, quando invita al sinistro volante Hamsik, che però sbaglia mira anche se di poco. Nel finale la stanchezza ad avere il sopravvento, perché i nerazzurri si limitano a tenere il pallone (ai limiti del puro cazzeggio…), mentre i partenopei vivono di sfuriate neanche troppo convinte. Finisce così 0-0, per la gioia di tutti: del Napoli, che ferma la capolista; dell’Inter, che porta a casa un pareggio da un campo difficile (tradizionalmente ostico); delle inseguitrici, che recuperano due punti ai nerazzurri e possono ancora sognare la rimonta scudetto.

NAPOLI-INTER 0-0

NAPOLI: 26 De Sanctis; 14 Campagnaro, 28 Cannavaro, 2 Grava; 16 Zuniga (36' st Cigarini), 23 Gargano, 5 Pazienza, 6 Aronica; 17 Hamsik; 19 Denis, 27 Quagliarella. A disposizione: 1 Iezzo, 3 Rullo, 8 Dossena, 9 Hoffer, 18 Bogliacino, 77 Rinaudo. Allenatore: Walter Mazzarri

INTER: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 39 Santon; 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 11 Muntari (1' st Mariga); 10 Sneijder; 27 Pandev (26' st Eto'o), 22 Milito. A disposizione: 1 Toldo, 2 Cordoba, 7 Quaresma, 8 Thiago Motta, 15 Krhin. Allenatore: José Mourinho

Arbitro: Roberto Rosetti (sez.arbitrale di Torino)

Note. Ammoniti: 2' pt Pazienza, 20' pt Maicon, 27' pt Muntari, 47' pt Zuniga, 6' st Sneijder, 41' st Gargano. Espulsi: nessuno. Recupero: pt 2', st 1'. Spettatori: 55.000 ca.


 

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 14 febbraio 2010 alle 22:39
Autore: Fabio Costantino
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