Lunedì sera comincerà la quinta stagione all'Inter di Denzel Dumfries che, a dispetto delle voci circolate quest'estate sul suo conto circa un possibile trasferimento al Barcellona, non ha mai pensato di muoversi da Milano: "Per me, è sempre stato chiaro l'obiettivo di rimanere all'Inter, sono un giocatore dell'Inter - ha spiegato in esclusiva a DAZN -. So che il pensiero della società era lo stesso. Molte persone hanno parlato riguardo al mio trasferimento, ma per me non ci sono mai stati dubbi. Sono molto contento all'Inter, voglio continuare qua". 

L'epilogo dell'ultima stagione.
"E' stato difficile, abbiamo fatto di tutto per provare a vincere più titoli possibili. Alla fine abbiamo perso scudetto e Champions dopo un grande percorso. E' stato molto difficile, siamo orgogliosi di aver raggiunto la finale, che poi non è andata come avremmo voluto e per come l'avevamo preparata. E' dura chiudere così, ma in realtà il PSG è stato migliore di noi quella sera. Ora dobbiamo riprendere da dove avevamo concluso, restiamo orgogliosi di ciò che abbiamo fatto".

Che giocatore è Luis Henrique?
"Un giocatore veloce, dinamico, forte. Ogni volta qui all'Inter c'è concorrenza, l'ho avuta con Darmian, con Cuadrado, con Buchanan... E' sempre difficile competere in questo club, ma è utile perché così si diventa giocatori migliori. La cosa più importante è lavorare per la squadra". 

Il metodo Chivu.
"Ora lavoriamo di più rispetto a prima, gli allenamenti sono più lunghi. E' un po' presto per capire quali sono le differenze con Inzaghi, ma sono rimasto impressionato dal mister così come lo ero di Inzaghi. Sono tecnici che stanno molto vicini ai loro giocatori, che parlano al gruppo: è un qualcosa che io adoro. Non vedo l'ora di lavorare con Chivu, allenatore giovane e talentuoso". 

La questione Lautaro-Calhanoglu.
"Io ero molto calmo in quella situazione, so che abbiamo lavorato tutti forte per vincere. Sia Calhanoglu che Lautaro sono due vincenti, quindi sono molto competitivi. Si sono chiariti tra di loro e poi hanno parlato col gruppo: noi siamo gli stessi di prima, uniti e carichi. L'anno scorso eravamo una famiglia, queste cose possono succedere. Non vincere titoli non è abbastanza per l'Inter, ora stiamo lavorando per raggiungere gli obiettivi".

La favorita per lo scudetto.
"Siamo noi perché siamo una grande squadra, ovviamente durante la stagione dovremo riuscire a fare le cose in un certo modo per vincere. Nella passata stagione abbiamo perso il momento giusto per superare i nostri avversari e sprecato qualche occasione di troppo, ma abbiamo imparato. So che siamo i favoriti, ma dobbiamo dimostrarlo: dobbiamo usare la fame dell'anno scorso per vincere". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 22 agosto 2025 alle 11:59
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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