Se per vincere lo scudetto è necessario saper soffrire, l'Inter ha dimostrato di essere una seria candidata alla vittoria finale. Perché a Siena i nerazzurri hanno strappato un successo fondamentale, letteralmente con i denti, precisamente quelli brasiliani di uno strepitoso Maicon, autore di una doppietta. Onore al merito al Siena, che ha giocato alla pari contro la capolista, ma al fischo finale di De Marco ha dovuto ingoiare il boccone amaro della prima sconfitta interna in questa stagione. Una delusione nata anche da una svista della terna arbitrale, che sul secondo gol ha ignorato un fuorigioco palese di almeno un paio di giocatori ospiti. I 3 punti del Franchi consentono all'Inter di ottenere l'ottava meraviglia consecutiva e, soprattutto, di aggiudicarsi il titolo di campione d'inverno: la Juventus, al massimo, potrà raggiungerla ma non superarla da qui alla fine del girone d'andata.
Il clima a Siena è elettrico, c'è grande attesa per questa sfida e i padroni di casa l'affrontano sin dall'inizio con il piglio giusto, sperando che l'avversario sia distratto dalle vacanze natalizie. Tracorrono appena 30 secondi e Kharja tenta di sorprendere Julio Cesar dalla distanza, ma il portiere è già al suo posto e replica bene. I nerazzurri faticano a entrare in partita e al 16' rischiano grosso quando Frick, raccogliendo in piena area un pallone perso da Julio Cesar (disturbato forse irregolarmente), manda a lato praticamente a porta vuota. Scampato il grosso pericolo, l'Inter tenta una reazione ma al di là di una punizione di Ibrahimovic decisamente imprecisa fatica ad avvicinarsi alla porta di Curci. Jimenez dimostra di non avere ancora il passo giusto e non riesce a farsi vivo, mentre Balotelli corre a vuoto. In questo contesto tutto si potrebbe attendere tranne il vantaggio ospite, che arriva al 34': corner battuto male da Balotelli, liscio di Frick sul primo palo e intervento in anticipo di Maicon su Curci. La gioia interista dura poco, perché qualche minuto più tardi arriva il pareggio toscano: cross di Galloppa dalla sinistra e tuffo di Kharja che di testa lascia Julio Cesar di stucco. Il marocchino si conferma bestia nera dell'Inter. Lo scorso anno il su gol a San Siro costrinse i prossimi campioni d'Italia a sudarsi lo scudetto al Tardini, segnando il 2-2 tra milanesi e toscani.
Nella ripresa si vede un'Inter diversa, più propositiva. Al 48' Muntari avrebbe la palla buona, ma si fa chiudere all'ultimo momento dalla difesa bianconera. Il ghanese cerca il gol anche dalla distanza, ma il suo sinistro termina fuori di pochi centimetri. Mourinho non è soddisfatto dell'andamento del match e richiama in panchina Jimenez e Balotelli, inserendo Crespo e Figo. Il doppio innesto consente all'Inter di guadagnare in freschezza nella metà campo avversaria e il 2-1 non arriva solo per una buona dose di sfortuna: fiondata di Ibrahimovic dalla distanza e palla clamorosamente sulla traversa, con Curci rassegnato al peggio. Si tratta però del preludio al gol decisivo: conclusione dalla distanza di Cordoba, tacco di Maxwell (in fuorigioco) che mette in movimento Maicon, bravo a segnare con un tocco dolce sull'uscita del portiere. Che si tratti di un gol pesantissimo lo si evince dalla reazione di Mourinho, il quale corre ad abbracciare l'esterno brasiliano lasciando andare un un sol colpo tutta la tensione accumulata. Peccato però che questa rete sia tanto preziosa quanto irregolare, spunto per le inevitabili polemiche dei prossimi giorni. La reazione della squadra di Giampaolo è rabbiosa e per un soffio non porta al meritato pareggio: scatto di Maccarone sulla sinistra, palla in mezzo e deviazione di Julio Cesar nel cuore dell'area. Il primo ad avventarsi sulla sfera è Ghezzal, ma Maxwell ci mette la gamba e manda in calcio d'angolo. Un salvataggio che vale un gol, senza dubbio. Nel finale i padroni di casa insistono e creano qualche imbarazzo alla retroguardia interista, che in un modo o nell'altro riesce sempre a liberare il pericolo, fino al triplice fischio finale di De Marco che pone fine alle ostilità, ma dà inizio alla scarica sonora di fischi nei confronti degli ospiti e di Mourinho in particolare. Poco importa, alla fine quel che conta sono i 3 punti, necessari per trascorrere delle feste serene e tranquille.
SIENA-INTER 1-2
(primo tempo 1-1)
MARCATORI: Maicon (I) al 34', Kharja (S) al 38' p.t.; Maicon (I) al 38' s.t.
SIENA (4-3-1-2): Curci; Zuniga (dal 44' s.t. Calaiò), Brandao, Portanova, Del Grosso; Vergassola, Codrea, Galloppa; Kharja; Ghezzal, Frick (dal 31' s.t. Maccarone). (Manitta, Rossi, Moti, Jarolim, Barusso). Allenatore: Giampaolo
INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Maxwell; Zanetti, Cambiasso, Muntari (dal 28' s.t. Quaresma); Jimenez (dal 10' s.t. Figo); Balotelli (dal 10' s.t. Crespo), Ibrahimovic. (Orlandoni, Materazzi, Chivu, Mancini). Allenatore: Mourinho.
ARBITRO: De Marco
NOTE: Serata fresca, terreno in buone considerazioni. Spettatori: 21mila circa. Ammoniti: Balotelli, Vergassola, Kharja, Samuel, Maicon, Portanova. Angoli: 6-3. Recupero: 2' p.t. e 3' s.t.
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