L'Inter si impone di autorità in casa del Napoli, rispondendo alla grande alla Juventus e sfatando un tabù che durava da 23 anni. Questo il primo commento del tecnico nerazzurro Antonio Conte ai microfoni di Sky Sport:

Cento vittorie in 145 partite, un record che durava dai tempi di Carcano. Lo sapeva?
"Sinceramente l'addetto stampa mi ha informato a fine partita di questa statistica, io non le guardo tanto. Sorridevo perché non sono d'accordo con Fabio Capello perché l'Inter per me oggi non ha solo fatto ripartenze ma ha preso altissimo il Napoli cercando di farlo tutta la partita. Ma il calcio è bello perché è vario... Noi in fase di possesso sappiamo sempre cosa fare, con tutto il rispetto ma non facciamo mica solo un calcio di ripartenze. Questa squadra gioca in maniera memorizzata. Meno male che gli avversari ci vedono di più rispetto a chi commenta le partite".

Capello prova a spiegarsi parlando di aggressione, recupero posizioni e verticalizzazioni formidabili.
"Io ho sentito che la squadra vince in trasferta perché si difende bassa e riparte".

Erano quasi 23 anni che la squadra non vinceva a Napoli. Che peso ha questa vittoria alla ripresa del campionato?
"Sicuramente ha una valenza importante perché vincere qui non è facile per nessuno, vedendo cosa ha fatto il Napoli in questi ultimi anni nei quali dove noi siamo finiti molto dietro. Quest'anno abbiamo ridotto il gap nei loro confronti ed è molto importante. Abbiamo affrontato questa gara con grande personalità, sono partite che danno fiducia e aumentano l'autostima. Dobbiamo continuare a giocare con coraggio, aggredendo alto e trovando le verticalizzazioni. Dobbiamo anche difendere, ma questo è il calcio per tutti".

Oggi investitura per Bastoni o una scelta logica?
"Io faccio delle scelte, anche col Genoa ha giocato lui. Ha 20 anni, è il nostro futuro ma anche il presente. Gioca da dietro, ha personalità, cerca le situazioni che voglio vedere in partita. Se diventa più cattivo in fase difensiva ha un grandissimo futuro davanti".

Contento della fase difensiva o si poteva fare meglio?
"In tutte le situazioni, quando difendi alto e lasci 50 metri alle spalle può darsi che la pressione non venga bene e lasci ripartenze. Ma la coperta se la tiri da una parte, si scopre dall'altra...".

Però sulle ripartenze i tre dietro potrebbero muoversi meglio.
"Sì, ma anche gli avversari le preparano e fanno situazioni memorizzate. Il calcio si inventa negli ultimi 30 metri, ma prima ogni tecnico dà indicazioni specifiche. Poi viene fuori il talento che cerca di fare gol, risolvere le situazioni. Ma tutte le squadre studiano e si preparano per l'opposizione fatta dall'avversario, come fatto dal Napoli".

Lukaku è al suo massimo?
"Lukaku è una pippa (ride, ndr)... Ne ho sentite dire di tutti i colori, meglio che si continui a dire che è una pippa, va bene così. Facile parlare di Lukaku, ma andate a vedere quello che ha fatto. Poi può migliorare, come può migliorare Lautaro. Romelu è un diamante da sgrezzare, come Lautaro. Stiamo lavorando su tantissime cose, come nel gioco di coppia, nel lavorare in profondità. Romelu l'ho sempre inseguito anche quando ero alla Juve o al Chelsea, ora ce l'ho, me lo lavoro e provo a farlo migliorare. Sono contento che stia facendo bene come Lautaro e gli altri attaccanti". 

VIDEO - FANTASTICA INTER A NAPOLI, L'URLO DI TRAMONTANA SILENZIA I TIFOSI AVVERSARI IN STUDIO

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 06 gennaio 2020 alle 23:23
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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