Ci siamo quasi. Dopo una lunga attesa, anche Ricardo Alvarez è pronto a fare il suo esordio nella stagione 2012-2013. Il fantasista argentino è fuori dalla fine della scorsa stagione per i noti problemi al ginocchio destro, ma adesso il periodo buio è alle spalle.

Dopo la rottura dei legamenti nel 2008 ai tempi del Velez Sarsfield, Ricky tornò in squadra giusto in tempo per vincere il torneo d'Apertura 2009. La scorsa estate il passaggio all'Inter, una stagione d'ambientamento con quel ginocchio sempre dolorante. I fastidi continuano e non lasciano in pace il numero 11 nerazzurro, tanto che si decide per un nuovo intervento all'articolazione a fine campionato. Una decisione in linea con quella assunta anche per Dejan Stankovic, in modo da riaverlo pronto per la nuova avventura con Andrea Stramaccioni da subito in panchina.

La cautela, giusta, rallenta di poco il reintegro in gruppo, ma già da una settimana Alvarez lavora quasi a pieno regime e ora si sente pronto per l'esordio. Forse non a Torino domenica sera, ma è verosimile una sua convocazione per il match casalingo contro il Siena del 23 settembre.

Un anno, quello del debutto, vissuto più in ombra che in luce, come del resto tutta l'Inter. Tante critiche gli sono piovute addosso, sebbene fosse difficile fare la differenza in un contesto critico come era la squadra di Gasperini-Ranieri. Eppure, Ricky fa meglio di tanti altri suoi compagni e dà il massimo in due fasi. Si esalta prima nella lunga striscia di vittorie con Ranieri, a cavallo tra il 2011 e il 2012. Poi torna a brillare con Stramaccioni. Il giovane tecnico predilige un gioco offensivo, che fa risaltare le sue qualità.

Il miglior Alvarez lo si ammira nel match del Friuli, in quell'1-3 nerazzurro che forse resta la massima espressione del nuovo ciclo stramaccioniano assieme al 4-2 del derby che consegnò lo Scudetto nelle mani della Juventus. Ricky gioca alla grande e riveste alla perfezione il ruolo in appoggio all'unica punta Milito nel 4-3-2-1, segnando pure un gran gol, quello del definitivo tris.

La conferma del modulo anche per quest'anno, potrebbe favorire il graduale reinserimento in squadra, magari con iniziali spezzoni di partita. Lui, Sneijder e Coutinho si alterneranno alle spalle di Milito, Cassano e Palacio. Spazio ce n'è, soprattutto in Italia. Ed è in quest'ottica che va vista l'esclusione dalla lista Uefa: Strama e tutta l'Inter puntano su di lui, e non converrebbe a nessuno rischiare una full-immersion dopo il lungo periodo di stop.

Ricky scalda i motori. Maravilla 2.0: ready, go!

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 11 settembre 2012 alle 17:50
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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