Dopo aver raggiunto il ritiro della Nazionale svizzera, il neo interista Manuel Akanji ha parlato nell'incontro coi giornalisti di quest'oggi raccontando le sue ultime, frenetiche ore che lo hanno visto protagonista di un trasferimento last minute dal Manchester City a Milano: "C'erano altre opzioni. Non è stato facile per il mio procuratore, ma avevo le idee chiare: volevo continuare a giocare ai massimi livelli europei, e con l'Inter ci sono riuscito sicuramente". Anche perché, a suo dire, i nerazzurri erano nel suo destino: "La mia prima maglia da calcio è stata quella di Christian Vieri, quando giocava proprio in nerazzurro. L'Inter aveva già provato a ingaggiarmi tre anni fa... Non da ultimo, il fidanzato di mia sorella è un grande tifoso dell'Inter. Quindi sì, ho già diversi legami con il club. Josep Guardiola non credeva più in me? Eravamo sei difensori centrali. Ci ha detto apertamente che non sarebbe stato facile per nessuno avere il posto fisso. E così è stato. Alla fine non era una situazione ideale, ma ero consapevole della concorrenza". Adesso, per lui, la prospettiva di giocare a San Siro: "Ci ho giocato una volta con il Dortmund e l'atmosfera era incredibile. Non vedo l'ora di conoscere tutti all'Inter. Ma in questo momento, la mia attenzione è rivolta alla Nazionale".

All'orizzonte per lui c'è ora l'incontro con il Kosovo, in programma venerdì sera. "Nelle ultime due partite giocate contro di loro abbiamo subito il gol del pareggio nel finale. Non è certo un avversario facile: dovremo essere forti e pronti fin dal primo minuto. Ci si gioca tutto in appena due mesi, per cui l'aspetto importante è cominciare subito forte. La cosa positiva è che il nostro cammino inizia con due partite in casa: l'obiettivo è chiaro, vogliamo i sei punti". Akanji di recente non ha avuto molto spazio in campo: "Mi trovavo in una situazione simile tre anni fa. Ora ho disputato il Mondiale per Club, ho saltato qualche partita di recente, ma non sono preoccupato". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 03 settembre 2025 alle 13:18 / Fonte: Tio.ch
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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