Intervistato da Radio Nerazzurra nel corso della trasmissione FcInterNewsNicola Ventola ha parlato a tutto tondo del momento dell’Inter, con riferimenti anche alla sua esperienza personale in nerazzurro. Clicca qui per ascoltare da app

Qual è il tuo giudizio su Lautaro Martinez, come pensi che stia vivendo questo momento così particolare?
"Secondo me prima di tutto l’Inter non deve farselo scappare la prossima estate. Parliamo di un giocatore che ha avuto e sta avendo tutt’ora dei margini di miglioramento notevoli da quando ha preso fiducia, facendo vedere cose incredibili. Non solo come goleador, ma anche nella partecipazione alla manovra, nel far salire e aiutare la squadra. Non dimentichiamo poi che è un ragazzo giovane, il tempo è dalla sua parte; è normale che possa vivere alcuni momenti di calo, ma lo reputo un top player".

Di fronte a un’offerta importante ti priveresti dell’argentino?
"Dipende sempre dalla volontà del giocatore. Per quanto le società possano avere voce in capitolo, alla fine l’esito di una trattativa è legato alla volontà del calciatore di rimanere o di andarsene. Spero rimanga alla fine, vedo Lautaro al centro di un’Inter vincente".

Questa sera si torna in campo per l’Europa League, nel match di ritorno contro il Ludogorets. Tu hai giocato quella che al tempo era chiamata la Coppa Uefa, con Cuper che faceva turnover nelle sfide europee per puntare poi al campionato. Trovi un parallelo nelle scelte tra Conte e Cuper sugli uomini impiegati?
"La trovo soprattutto nella gestione del gruppo, tutti si sentono parte del progetto. Conte è bravo come lo era Cuper nel valorizzare e far sentire importanti i calciatori, ciascuno nella propria dimensione. Sappiamo quali erano i titolari di Cuper e quelli adesso di Conte; nel momento in cui fai sentire tutti importanti si può costruire davvero qualcosa di importante. L’Europa League è importante, questo è assodato, ma l’Inter punta anche allo scudetto in questo momento, quindi il saper coinvolgere tutti sapientemente diventa importante in questa fase".

Domani si festeggiano i 18 anni del tuo gol contro l’Aek Atene; tra l’altro avevi segnato sia all’andata che al ritorno. Che ricordi hai di quella coppa e di quella stagione (2001/2002) in generale?
"È stata una stagione magica, incredibile. Ho giocato tantissimo all’inizio, in coppia con Kallon, a causa dell’infortunio di Ronaldo e della squalifica di Recoba per la questione legata al passaporto. Ci fu dunque molto spazio. Mi sentii poi molto importante anche in occasione delle semifinali di Coppa Uefa contro il Feyenoord, quando potevano giocare sia Ronaldo che Vieri, ma si continuò a dare fiducia a quelli che avevano giocato fin dall’inizio. Peccato per l’uscita dall’Europa e per l’esito del campionato, ma mi sono sentito molto importante in quella stagione".

Hai mai avuto occasione di scambiare due parole con Thohir, per il quale eri il giocatore preferito dei nerazzurri?
"Ho visto spesso Thohir, sarebbe stato facile citare nomi più blasonati del mio, a centinaia nella storia dell’Inter. Gli piaceva il mio spirito, il non mollare mai, mettendoci anima e cuore, intendeva quello. Mi sono sentito onorato delle sue parole, nonostante i tanti giocatori più forti di me nella storia dell’Inter". 

Stefano Carnevale Schianca

Sezione: Focus / Data: Gio 27 febbraio 2020 alle 15:26
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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