La necessità aguzza l'ingegno e allora l'Inter si è strutturata in modo adeguato per arrivare prima degli altri sui giovani talenti. Con i paletti del FFP Uefa ancora in vigore, diventa impossibile prendere giocatori affermati, e così i nerazzurri si sono dotati di una fitta rete di osservatori per bruciare la concorrenza. Da qui la richiesta di Ausilio di essere assecondato da Baccin e non solo. "Con questa nomina Ausilio ha alleggerito il suo lavoro, lasciando a Baccin la gestione delle trattative per le categorie inferiori (al ds comunque l’ultima parola) e il coordinamento di tre osservatori specializzati nella ricerca di talenti fra i 20 e i 18 anni: Bedin, mediano nella Grande Inter di Herrera, Bertani e Casiraghi, quest’ultimo storico osservatore nerazzurro, ritenuto da anni fra i maggiori talent scout del calcio internazionale - conferma Tuttosport -. Ausilio ha poi deciso di continuare a gestire in prima persona gli osservatori per la prima squadra. Sotto di lui ci sono sette persone, tre, curiosamente, legate all’Inter dei record di Trapattoni: Baresi, Matteoli e Verdelli (gli altri quattro, in rigoroso ordine alfabetico sono De Franceschi, Fontana, Moro e Sotera). Gli osservatori hanno tutti delle proprie competenze e si spartiscono determinate aree geografiche: Serie A e B, coppe europee e impegni delle nazionali, maggiori o Under, per tutti, poi ognuno ha i suoi campionati di riferimento, tendenzialmente due-tre a testa".

I ragazzi vengono visionati dallo stadio o in video, poi la relazione viene inviata ad Ausilio. Da qui la fase di monitoraggio che può sfociare nel tentativo di acquisto per arrivare prima di tutti come accaduto per Facundo Colidio.

 

Sezione: Focus / Data: Ven 10 novembre 2017 alle 08:45 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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