Ai microfoni di Radio Sportiva, l'ex tecnico dell'Inter Luigi Simoni parla di Javier Zanetti, prossimo a raggiungere le 519 presenze in campionato con la maglia dell'Inter. Per il capitano, Simoni ha parole di grandissima, legittima, stima. Ecco quanto evidenzia FcInterNews.it: "Zanetti è un fenomeno, sembra essere un ragazzino. E' un ragazzo e un giocatore eccezionale, con una disponibilità al lavoro e all'amicizia enorme. E' veramente un capitano degno". Poi rivela il suo ricordo più bello di Zanetti nei suoi anni all'Inter: "E' legato alla finale di Coppa Uefa con la Lazio, quando dopo il gol corse ad abbracciarmi, una cosa che mi fece molto piacere. Con lui abbiamo mantenuto un rapporto molto bello, io dicevo spesso che all'Inter avevamo due fenomeni, Ronaldo e lui, un ragazzo che ancora oggi continua ad essere un ragazzo. Merita tutti i successi che sta ottenendo, e quando questi successi arrivano a un personaggio come lui non si può non essere soddisfatti".

Simoni svela il suo stupore nel vedere Pupi continuare a giocare a questi livelli: "Sono passati 13 anni da quando ho preso in mano l'Inter, e lui continua a giocare con la stessa passione di prima. E' una cosa che capita raramente, quasi mai, nel mondo del calcio. Forse sembrava un po' vecchio quando aveva 20 anni, ma adesso è il giocatore che era allora, nel fisico e nelle qualità". C'è qualcuno, a detta di Simoni, può prendere l'eredità di Zanetti nell'Inter di oggi? "Vedere un giocatore come lui è una cosa che succede raramente; magari in futuro può ricapitare, ma non penso che in futuro ci saranno giocatori che all'età di Zanetti continueranno a mantenere il suo stesso ritmo e la sua stessa continuità". Zanetti una delle poche bandiere rimaste nel calcio moderno: "Esempi come lui ci fanno credere che il calcio può diventare migliore".

Una domanda, inevitabile, su Leonardo e sul suo impatto all'Inter: "E' stato giocatore e dirigente del Milan, è un ragazzo che attira simpatie. Sul piano professionale, però, è difficile dargli un valore, visto che ha allenato un anno al Milan agevolato dal fatto che conosceva molti dei giocatori. Qui all'Inter vedremo se oltre alle qualità umane avrà anche quelle tecniche. Questo è un ambiente dove se non vinci rischi di finire subito sul braciere, però è partito bene, anche se con troppi abbracci dopo la prima vittoria".

Sezione: FOCUS / Data: Ven 14 gennaio 2011 alle 16:21 / Fonte: Radio Sportiva
Autore: Christian Liotta
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