Marco Materazzi si racconta al Times in un'intervista nella quale si parla della carriera dell'interista sia nel club che in nazionale. Si parte da un episodio famosissimo: la testata a Matrix da parte di Zidane nella finale del Mondiale '98

“Non mi piace. Non rende giustizia a quella che è stata la mia carriera - dice Materazzi riguardo a quanto avvenuto - Quell'episodio non sarebbe mai dovuto accadere. Nella tensione di quella finale di Berlino, tra i battibecchi e gli insulti, Zidane mi offrì la sua maglietta e io dissi di no, che preferivo sua sorella. Poi si voltò e reagì come tutti ricordano. Non ho mai più rivisto Zinedine".

"Ricondividere il campo con gente come Julio Cesar, Maicon, Zanetti, Lucio, Sneijder, Cambiasso, Figo o Diego Milito è un misto di felicità e nostalgia - dice invece riguardo all'esperienza in nerazzurro -. Ciò che mi manca di più è lo spogliatoio. Quella sensazione di avere una famiglia fuori dalla tua, persone con cui vivi ogni giorno e con cui condividi tutto. Mourinho? Il miglior allenatore che ho avuto. Ero abituato a essere importante, a fare il capitano, ma con Mourinho ho cominciato a perdere importanza. Ma è stato onesto con me fin dal primo momento".

In ultimo il riferimento al post-finale di Champions League: "Abbiamo pianto. Gli ho chiesto perché se ne andava, perché mi lasciava solo? Ero convinto che con Mourinho avremmo potuto continuare a vincere, magari non un’altra Champions League, ma altri titoli. Ma aveva già deciso di partire per il Real Madrid".

Sezione: Focus / Data: Lun 01 aprile 2024 alle 10:56 / Fonte: Gazzetta.it
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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