Sempre a proposito dell'attacco nerazzurro, da monitorare la situazione relativa a Mehdi Taremi, rimasto bloccato in Iran a causa del conflitto con Israele. La Gazzetta dello Sport aggiorna e, in qualche modo, rassicura tutti. 

"Sto bene", il messaggio mandato dall'ex Porto nella chat di squadra. Un modo per tranquillizzare lo spogliatoio al quale aveva aggiunto un incoraggiamento per il debutto con il Monterrey. 

"Mehdi è al sicuro, per quanto in linea generale si possa esserlo in Iran in queste settimane - racconta la rosea -. L’attaccante è in contatto costante con l’Inter, attraverso il team manager nerazzurro Matteo Tagliacarne: non passano più di 3-4 ore senza una sua telefonata o un suo messaggio. È a Teheran, in una residenza privata: non l’ha più lasciata dal giorno in cui sono stati bloccati tutti i voli da e per la nazione. Mehdi era già all’aeroporto, si sarebbe dovuto muovere verso gli Stati Uniti, ma non è riuscito a farlo. Da allora la testa è andata legittimamente su altro. Ha una famiglia cui badare. Famiglia che non è fisicamente con lui, ma è al sicuro in un’altra località. La logistica non è semplice, nulla lo è in verità. Taremi però non ha perso il buonumore e la serenità. È lui a tranquillizzare dirigenti e compagni sulle sue condizioni, racconta di non sentirsi in pericolo".

A oggi, nonostante gli sforzi del club, non c'è modo per riportare Taremi in squadra. Qualsiasi soluzione sarebbe troppo rischiosa, compresa quella di lasciare il Paese via terra. Ora le priorità sono legittimamente altre. "Quando poi martedì, oltre il check quotidiano, è arrivato anche l’incoraggiamento per la partita di Pasadena con il Monterrey, tutta i giocatori sono rimasti colpiti. Se il calcio può aiutare Taremi anche solo per qualche minuto ad allontanare i pensieri più brutti, avrà già raggiunto il vero obiettivo", spiega la Gazzetta.
 

Sezione: Focus / Data: Gio 19 giugno 2025 alle 08:28 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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