Se Petar Sucic è stata l'unica novità dell'Inter dal 1' contro il Torino, Andy Diouf è stata la sostituzione più attesa. E attenzione: secondo la Gazzetta dello Sport, la rivoluzione "dolce" di Cristian Chivu è partita proprio dalla mediana ed è in quella zona di campo che si attendono le maggiori differenze col recente passato. Insomma, il futuro sarà di Sucic e Diouf.

A impressionare è stato sicuramente il croato, autore di una prestazione totale alla sua prima a San Siro. Senza Calhanoglu, Barella si è sacrificato in regia, lasciando il ruolo di mezzala proprio all'ex Dinamo Zagabria che ha ripagato eccome della fiducia. Non solo l'assist no-look a Thuram per il 2-0: la sua è stata una prova formidabile condita con tante cose fatte bene anche a livello difensivo. "Se la nuova strada intrapresa dal club è quella di restare al vertice e lottare per i grandi traguardi rinnovandosi e investendo su capitale umano futuribile, il miglior esempio possibile è quel ventenne che indossa con la disinvoltura di un trentenne la maglia numero 8 dell’Inter - sottolinea la Gazzetta -. Ecco, quella maglia potrebbe tornare a brillare in mezzo al campo anche domenica prossima, quando a San Siro arriverà l’Udinese e l’Inter potrà rimettere Calhanoglu nel motore. Il turco, Barella e Mkhitaryan torneranno a disposizione di Chivu e il coefficiente di difficoltà per confermarsi tra i titolari si alzerà inevitabilmente, ma Sucic è attrezzato per riuscire nel colpaccio".

Meno minuti, ma grandi margini di crescita per Diouf, arrivato a Milano pochi giorni fa e subito gettato nella mischia dal tecnico romeno, peraltro nell'inedito ruolo di trequartista destro alle spalle di un'unica punta (Bonny). "Non va giudicato da questa prestazione. È mezzala e mediano, per progressione è un centrocampista che non avevamo", ha precisato Chivu. Il futuro può essere di Sucic e di Diouf.
 

Sezione: Focus / Data: Mer 27 agosto 2025 alle 08:14 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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