Il PSG vale il doppio dell'Inter, che però dall'arrivo di Oaktree è cresciuta. Questa, in sintesi, la conclusione a cui giunge La Gazzetta dello Sport dopo un'analisi economica sui due club oggi avversari nella finale di Champions League. 

Il club parigino è stato acquistato nel 2011 per 100 milioni da Tamim Al Thani, emiro che ha poi investito ben 1,3 miliardi tra versamenti in conto capitale e prestiti. La strategia di puntare su stelle come Neymar, Mbappé e Messi e la partnership con Nike Jordan hanno portato il valore del PSG a quasi 3,8 miliardi di euro, mentre l'Inter si ferma a 1,7, stando ai dati di Football Benchmark. Più tortuoso il percorso dei nerazzurri, passati da Moratti a Thohir fino a Suning e Oaktree. Ed è proprio con il fondo americano che "l'Inter ha ritrovato solidità e certezze", che nel 2024-25 ha effettuato una ricapitalizzazione di 52 milioni e adesso porta avanti valutazioni sul bond da 415 milioni con scadenza 2027 (riacquistata una quota di 15 milioni). 

Anche nei ricavi il PSG è praticamente il doppio dell'Inter (808 milioni contro 399 nel 2023-24), ma ancora più ampia è la differenza sul potere di spesa. "Il costo squadra (stipendi più ammortamenti) dei francesi nella scorsa stagione è stato di 790 milioni, quello dei nerazzurri di 309; in particolare, le spese per il personale ammontano a 659 milioni, quasi il triplo dell’Inter (227)". A balzare all'occhio è anche il saldo cessioni/acquisti dal 2021-22 al 2024-25: in casa Inter è positivo per 115 milioni, mentre al PSG è negativo per 519 milioni.

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Sezione: Focus / Data: Sab 31 maggio 2025 alle 10:35
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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