"Umiliazione totale. Non c’è appiglio, non c’è ragionamento, non c’è giustificazione". Apre così Tuttosport la sua edizione post-finale di Champions League che ha visto non solo trionfare il PSG, ma anche 'seppellire" l’Inter sul campo di Monaco di Baviera, dove la squadra di Inzaghi "chiude nel peggiore dei modi la stagione e, forse, il ciclo". Superiorità sì tecnica, sottolinea il quotidiano torinese, che diventa abissale a causa di una differente condizione atletica, ma soprattutto psicologica. "Il Psg avrebbe vinto comunque, ma l’Inter era alla frutta e ha vissuto una notte che resterà per sempre nella storia. Ma, a questo punto, è un fallimento totale? Si fa presto a cantare 'Zero Tituli', perché lo slogan era e resta geniale invenzione di quel genio di Mou e il fatto che diventi boomerang lo rende ancora più salace. Ma, al di là degli sfottò, è davvero una stagione fallimentare per l’Inter? La risposta razionale è no. Non può esserlo una stagione nella quale perdi lo scudetto per un punto e arrivi in finale di Champions dopo aver eliminato un Bayern d’acciaio e un Barcellona fenomenale".

"Certo, non consoli così un popolo che ha visto sgretolarsi i sogni negli ultimi tre mesi della stagione, uno per volta, in modo progressivamente più crudele. E, certo, una riflessione la devi fare se perdi quattro competizioni su quattro avendo una squadra comunque forte". Riflessione ampia che va dalla profondità della rosa, evidentemente insufficiente, "sulla capacità del tecnico di spalmare la fatica, senza spremere alcuni giocatori (qualcuno ha detto Dimarco?) per poi ritrovarseli esausti nel momento delicato della stagione. E, forse, una riflessione andrà fatta ora sull’età media dell’Inter".

Sezione: Rassegna / Data: Dom 01 giugno 2025 alle 11:03
Autore: Egle Patanè
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