"Vincere e (non) dirsi addio". Inizia così l'analisi di avvicinamento a PSG-Inter di Tuttosport che apre la sua edizione odierna con una rassicurazione verso i tifosi del Biscione che oggi hanno l'attenzione catalizzata su un unico pensiero: la finale di stasera. Tra una roba e l'altra di campo Inzaghi ieri, in conferenza stampa, ha dato qualche segnale di serenità in vista del futuro che, secondo il quotidiano torinese potrebbe già essere stato se non definito ma quasi: "La sensazione è che a fari spenti in settimana quelle rassicurazioni che chiedeva l’allenatore siano state fornite dal presidente. Vero è che la finale di Champions è uno spartiacque difficilmente ignorabile, però nell’incontro previsto a inizio settimana - tra lunedì e martedì - la sensazione è che tutte le parti in causa arriveranno sì per discutere 'del bene dell’Inter', ma anche principalmente per parlare di un futuro comune all’Inter".

D'altronde l’Al-Hilal, al netto dei fior di milioni messi sul piatto all'allenatore piacentino, non certo è il Real Madrid, club che nel 2010 aveva 'rovinato' la festa per la Champions per aver 'rubato' Mourinho all'Inter del Triplete, salutata la notte stessa della finale al Bernabeu tra le lacrime di Marco Materazzi. Quella di stasera a Monaco, che in comune a quella notte di Madrid, ha pure l'iniziale del nome della città ospitante, "è destinata a diventare una notte-spartiacque anche perché sarà la settima finale di Coppa Campioni/Champions League per l’Inter (bilancio in equilibrio, con tre vittorie e tre sconfitte) che affronterà - caso più unico che raro - proprio nella partita più importante dell’anno un avversario mai incontrato nella sua storia in gare ufficiali, ovvero il Paris-Saint Germain". E l'Arabia, vista da Monaco, oggi è un po’ più lontana. 

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Sezione: Focus / Data: Sab 31 maggio 2025 alle 10:49
Autore: Egle Patanè
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