L’Uefa ha confermato ieri che Inter e Roma dovranno a febbraio sottoporsi al giudizio della commissione investigativa per il Fair play finanziario. Il procedimento (che coinvolge anche Monaco, Liverpool, Besiktas, Krasnodar e Sporting Lisbona) è relativo alle cospicue perdite di bilancio maturate nell’ultimo triennio e che i nostri due club avevano evitato nella scorsa stagione solo perché non avevano partecipato alle competizioni europee. Il passaggio era pressoché scontato, così non coglie nessuno di sorpresa ai vertici di Corso Vittorio Emanuele e di Trigoria.  

Va detto che l’Uefa auspica il pareggio di bilancio, un obiettivo che solo la Roma può inseguire a fine stagione, nonostante nei precedenti tre esercizi abbia maturato un rosso di 100 milioni, contro un tetto previsto di 45. Invece la società di Thohir parte da un gap di 180 milioni e ha impegni finanziari gravosi all’orizzonte. Per questo motivo nell’audizione di novembre il Ceo Bolingbroke e il d.g. Fassone hanno prospettato un piano di rientro pluriennale, facendo leva sulla sensibile riduzione dei costi centrata in coincidenza con il passaggio di proprietà. In parallelo la nuova gestione conta di aumentare i ricavi nell’area commerciale e in virtù delle intese con Infront e Nike. E a riprova di ciò fanno conto sulla linea di credito ottenuta per ben 230 milioni di euro. Di sicuro il club milanese ha adottato una linea di trasparenza per agevolare il lavoro degli ispettori e dimostrare la bontà del piano di risanamento. In ogni caso la prossima settimana gli 007 dell’Uefa torneranno nella sede nerazzurra per una nuova verifica dei conti. Come già accaduto per Manchester City e Psg nella scorsa primavera, anche i nostri due club sceglieranno la via del patteggiamento. 

In casa Roma c’è serenità: il graduale miglioramento dei conti induce a pensare che le sanzioni possano essere minime. Invece l’Inter parte da una posizione più pesante, tra le peggiori. Ed è concreto il rischio di una multa oppure di una limitazione econmica sul mercato. Ma è possibile pure che ci siano limitazioni nella rosa da schierare nella prossima partecipazione ad una Coppa. Non è detto che siano combinate tutte queste misure. Di sicuro in casa nerazzurra stanno facendo di tutto per far capire ai commissari che il nuovo corso ha messo alle spalle il passato. 

Sezione: Focus / Data: Sab 06 dicembre 2014 alle 12:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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