Kalle Rummenigge compirà giovedì prossimo settant'anni. "Festeggia" in anticipo con un'intervista al Corriere della Sera. "Quando giocavo nel Bayern le mie uscite dopo le partite in discoteca e con un po’ di alcol le ho fatte. A differenza di oggi, un calciatore poteva fare ogni tanto le cose normali di un ragazzo della sua età. Ed era un vantaggio", racconta l'ex attaccante nerazzurro. 

"I difensori più difficili? Due. Claudio Gentile e Karl Heinz Forster. Gentile mi stava marcando a Firenze, con la maglia della Fiorentina. Ho fatto gol e assist e mi ha detto: “Se fai altro, ti ammazzo!", prosegue Kalle, che ricorda poi il gol annullato contro i Glasgow Rangers nel 1984. "Il più bello con l'Inter? Purtroppo sì, ma alla fine è diventato famoso proprio perché non è stato convalidato per gioco pericoloso. E l’arbitro era pure tedesco".

Altri ricordi lo portano invece alla "prima partita a San Siro, contro l’Avellino in Coppa: un benvenuto mai ricevuto in vita mia, con lo stadio che chiamava il mio nome mentre aspettavo nel tunnel. Ringrazierò sempre gli italiani, non solo i milanesi. La mia famiglia si è sempre sentita bene. Ho imparato tante cose, anche a vestirmi, che non era il mio forte: quando tornavo in Germania venivo visto come un gentiluomo italiano. Rimpianti per non aver vinto con l'Inter? Sì, per i tifosi, per i quali a volte mi venivano le lacrime e per il presidente Pellegrini che ci ha lasciati da poco".

Sezione: Focus / Data: Mar 23 settembre 2025 alle 10:34
Autore: FcInterNews Redazione
vedi letture
Print