Per certi aspetti, il calcio degli anni Novanta ha ancora diverse congruenze con quello attuale. Ad esempio, la carriera dei calciatori può cambiare da un momento all’altro, sia in positivo che in negativo. E, a volte, è sufficiente un infortunio nel momento sbagliato per far mandare a monte tutta una stagione, come ben sanno tutti coloro che amano le scommesse online e sono soliti puntare sui principali portali di casino.

Dando uno sguardo all’Inter dei primi anni Novanta, c’è un giocatore che è arrivato con grandi aspettative in maglia nerazzurra, ma la sua esperienza a Milano è stata tutto fuorché rose e fiori. Stiamo parlando di Davide Fontolan.

L’approdo all’Inter dopo ottime stagioni con il Genoa

A Milano Fontolan arriva grazie a due stagioni di alto livello che ha giocato con la maglia del Genoa. Con il “Grifone”, infatti, il buon Davide si è messo in mostra e ha attirato le attenzioni di diverse big, pronte ad accaparrarselo alla prima buona occasione.

La più lesta di tutte è stata l’Inter, che è riuscita a vincere la concorrenza delle altre rivali e ad acquistare Fontolan per una cifra di poco superiore ai 10 miliardi delle vecchie lire. Un bel colpo di mercato, visto che i nerazzurri si erano assicurati uno dei giocatori italiani giovani considerati più di talento all’epoca. In realtà, non è la prima volta che un membro della famiglia Fontolan veste questi colori. Infatti, solamente dodici anni prima, il fratello di Davide aveva indossato la casacca dell’Inter, anche se solamente per una stagione, nel 1978-79.

Eppure, il centrocampista ex Genoa ha un battesimo che non potrà mai dimenticare con questi nuovi colori. Infatti, nel corso di un’amichevole estiva che vedeva i nerazzurri affrontare il Viareggio, alla sua prima apparizione con l’Inter, Davide accusa l’infortunio più grave di tutta la sua carriera. Ovvero, si rompe il crociato anteriore e, in poche parole, è costretto a saltare tutta la stagione che era ormai alle porte. Una notizia terribile, soprattutto nel momento in cui stai per fare un’esperienza meravigliosa in una delle compagini più importanti e storiche del calcio italiano.

Nemmeno l’emozione del debutto: la sfortuna ci ha visto benissimo con Fontolan, purtroppo. In quell’anno, anche se Fontolan non scenderà in campo per nemmeno un match ufficiale, in realtà arricchisce il suo palmarès, dato che fa parte comunque della rosa che vince la Coppa UEFA, in una finale completamente tricolore che ha visto l’Inter prevalere sulla Roma.

Le stagioni del riscatto

Dopo una prima stagione così tragica e traumatica, si può notare tutta la voglia di rivalsa di Davide Fontolan, che disputa delle ottime stagioni con questi colori. Il suo ritorno in campo coincide anche con un posto da titolare, con Luis Suarez che credeva molto nelle capacità dell’ex Genoa. Nel corso della stagione 1993-94, ecco che Fontolan finalmente diventa protagonista anche sul campo di un’altra cavalcata trionfale dell’Inter in Coppa UEFA.

Fontolan stavolta scende in campo e mette il suo zampino lungo il percorso che porterà l’Inter ad alzare per la seconda volta di fila la Coppa UEFA. Merito, in modo particolare, di un gol che ha fatto la differenza nella semifinale di andata disputata contro un’altra compagine italiana, ovvero il Cagliari. I nerazzurri perdono 3-2 quel match, ma il gol di Fontolan è senz’altro di spessore, dato che poi garantisce quella fiducia che ha permesso poi all’Inter, nella gara di ritorno, di ribaltare il punteggio e di raggiungere la finale, rifilando un secco 3-0 ai sardi. Fontolan gioca da titolare anche nella gara di ritorno della finale, in cui l’Inter trionfa contro il Salisburgo e dove l’ex Genoa ha un calo di zuccheri e sviene in campo. Fontolan dice addio all’Inter nel 1996, quando accetta la chiamata del Bologna, visto il poco spazio concessogli dall’allenatore dei nerazzurri Roy Hodgson.

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Gio 19 maggio 2022 alle 03:30
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
vedi letture
Print