Allora sa giocare bene anche in una difesa a quattro. Questo probabilmente il primo pensiero dei tifosi interisti dopo la bella prestazione di Alessandro Bastoni ieri sera a Reggio Emilia contro la Polonia in Nations League. Posto al centro assieme a Francesco Acerbi, coppia a dir poco inusuale ma suggerita al Ct Roberto Mancini (ieri sostituito in panchina dal vice Chicco Evani) per le assenze di Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini, il classe '99 si è ben disimpegnato contro un totem come Robert Lewandowski, per molti il legittimo Pallone d'Oro 2020 se il premio fosse stato assegnato. Il centravanti del Bayern è stato praticamente inoffensivo grazie all'attenta marcatura di Bastoni, che non gli ha permesso di girarsi e gli è stato addosso ogni volta che riceveva il pallone. Voti alti il giorno dopo per il difensore di Casalmaggiore, che in barba al luogo comune che lo vedeva a proprio agio solo nel sistema a tre eretto da Antonio Conte, ha dimostrato come più che l'abitudine al ruolo sia fondamentale l'interpretazione dello stesso.

INVESTIMENTO AMMORTIZZATO - Oggi l'Inter si gode le ottime referenze per il proprio gioiellino, acquistato dall'Atalanta, dov'è nato e cresciuto calcisticamente, nell'estate 2017 per una cifra che, una volta svelata nel bilancio successivo, ha spiazzato un po' tutti: 31 milioni di euro. Investimento non da poco per un giovane di 18 anni senza esperienze ad alto livello, in periodi di Financial Fair Play e soprattutto settlement agreement. Eppure, quella cifra è stata calmierata l'estate stessa dalla cessione ai bergamaschi di Fabio Eguelfi per 5 milioni di euro, cui hanno fatto seguito, in quella successiva (una volta scaduto il prestito che ha permesso a Bastoni di concludere il proprio ciclo a Zingonia), quelle di Marco Carraro (5) e Davide Bettella (7).

UN MILIONE ANTI-JUVENTUS - Un'operazione con l'Atalanta che ha comunque garantito una plusvalenza di circa 17 milioni dalle cessioni dei tre prodotti del vivaio interista. Insomma, i famosi 31 milioni sono relativi, ma comunque giustificati anche dal fatto che Piero Ausilio ha dovuto superare la concorrenza della Juventus, che da tempo seguiva con molta attenzione la crescita di uno dei migliori difensori della sua generazione in ambito internazionale e aveva messo sul piatto 25 milioni più 5 di bonus. Da qui la necessità di alzare la posta per non perdere un giocatore sul quale l'Inter credeva ciecamente. E quella spesa, oggi che il ragazzo si sta guadagnando un posto ai prossimi Europei nonostante i soli 21 anni, ha assunto i contorni di un grande affare considerando che la sua valutazione è già schizzata tra i 50 e i 60 milioni.

RINNOVO, SI TRATTA - Il prossimo step adesso è il prolungamento del contratto in scadenza nel 2023 dopo l'adeguamento a 1,2 milioni a stagione di un anno fa. Le prestazioni e la crescita esponenziale sul rettangolo di gioco, grazie anche al prezioso contributo di Conte, suggeriscono al club nerazzurro un nuovo ritocco verso l'alto dello stipendio, che in base ai primi colloqui con l'agente Tullio Tinti dovrebbe essere, nelle intenzioni del club, di circa 2,5 milioni più bonus. Il manager, alla luce anche dei sondaggi da parte di Arsenal e Manchester City risalenti alla scorsa estate, vorrebbe arrivare a 3 milioni di parte fissa, ma non ci saranno problemi in modo assoluto a trovare un'intesa. Sponda Inter c'è la volontà di blindare uno dei migliori colpi di mercato degli ultimi anni, diventato da scommessa a certezza in breve tempo e con enormi margini di miglioramento davanti a sé. L'eventuale convocazione ai prossimi Europei non farebbe altro che certificare l'ottima intuizione di Ausilio tre anni fa, quando con un milione in più sul tavolo il direttore sportivo riuscì a mantenere addosso a Bastoni i colori nerazzurri, spostandolo solo di 60 chilometri.

Sezione: Esclusive / Data: Lun 16 novembre 2020 alle 18:10
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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