Sono sempre stato del partito che sostiene che i portieri debbano, innanzitutto, parare. Ma quel lancio di Onana verso Lautaro Martinez che poi scarta il cioccolatino per l'accorrente Gosens, il quale va in gol nella grande notte di Barcellona, merita una attenta riflessione. Il lancio del neo portiere interista è stato di una tale precisione e bellezza che certifica come André Onana sia, oltre che un buon portiere nel senso classico del termine, anche un'ottima risorsa per andare a dama senza dover per forza muovere troppo le pedine. Con quella scelta (il lancio immediato di Onana), l'Inter ha rischiato di vincere al Camp Nou e di ottenere conseguentemente una insperata qualificazione agli ottavi di finale di Champions League con due turni di anticipo. Così non è stato, perchè un fuoriclasse come Robert Lewandowski non si è trovato d'accordo ad assistere in casa sua alla festa dell'avversario e allora la Beneamata dovrà chiudere la pratica qualificazione mercoledì 26 ottobre in un San Siro stracolmo contro il Viktoria Plzen, fanalino di coda del girone europeo con zero punti.

Tornando a Onana, sinora il camerunense, tra i pali, ha mostrato cose buone e altre da rivedere per decidere se sia veramente anche un ottimo portiere, ma il valore aggiunto del lancio improvviso che può partorire un gol come quello di Gosens al Camp Nou, è un elemento che depone senz'altro a suo favore nella corsa ad un posto da titolare dell'Inter, senza l'obbligo di alternanza con Handanovic. Ha ragione lo sloveno quando dice che lui non sarà mai un problema per la squadra, semmai la soluzione. Lo ha dimostrato nelle ultime tra gare viste dalla panchina, dove si è distinto, da vero capitano, per consigli e incoraggiamenti allo stesso Onana e al gruppo intero, come certifica il discorso tenuto ai compagni prima che iniziasse Sassuolo-Inter. “Quando lui parla, noi stiamo zitti ad ascoltarlo”, ha detto dopo la vittoria di Reggio Emilia un certo Edin Dzeko. Handanovic, che sicuramente è da annoverare tra i grandi portieri della storia nerazzurra, sta però capendo che la carta di identità non fa purtroppo sconti e che all'Inter sia scoccata definitivamente l'ora di un portiere giovane, entusiasta, ma già esperto il giusto e in grado di proporre qualcosa di nuovo che piace anche ai compagni di reparto.

Detto questo, bentornata Inter. La prestazione sfoderata a Barcellona dice che la squadra di Simone Inzaghi sia uscita dal tunnel che purtroppo è costato troppi punti in campionato dove sono già quattro le sconfitte a referto. Ma é tornato lo spirito giusto, la voglia di combattere in campo per la maglia, per l'allenatore, per il club che li paga e anche per se stessi, visto che il calcio è il loro lavoro. Questa Inter ha la possibilità e anche il dovere di tentare la risalita in un campionato che al momento la vede lontana otto punti da un Napoli che sembra inarrestabile. Ma la storia è ancora molto lunga e siamo comunque di fronte ad un torneo veramente anomalo, che si fermerà per più di un mese a causa di un assurdo mondiale invernale in Qatar. Mondiale che rischia di rallentare i rientri in campo di giocatori importanti che si stanno infortunando troppo spesso per la concentrazione degli impegni dovuta proprio all'imminente torneo iridato che inizierà il prossimo 20 novembre.

Nell'Inter inizia a a preoccupare Romelu Lukaku. Il belga, fiore all'occhiello del mercato estivo che lo ha visto tornare a vestire la maglia nerazzurra dopo l'entusiasmante stagione griffata con lo scudetto, è fuori dai giochi da quasi due mesi. Nonostante le previsioni, che somigliano più a desideri, Lukaku non sarà convocato nemmeno per la gara di domani a San Siro contro la Salernitana. Fortunatamante torna disponibile Correa che potrà essre un'opzione importante per Simone Inzaghi che sta andando avanti con i soli Dzeko e Lautaro disponibili in attacco. Ci dicono che a inizio della prossima settimana Lukaku si sottoporrà ad un nuovo esame clinico che dovrà ufficializzare la completa e definitiva guarigione dal problema muscolare che lo ha colpito nell'allenamento di fine agosto. Si spera per una convocazione in occasione di Fiorentina-Inter di sabato 22 ottobre. Inrociamo le dita e aspettiamo.

Un Lukaku al meglio sarebbe troppo importante per il tentativo di rimonta in campionato dell'Inter. Rimonta che deve passare per tre punti senza se e senza ma, domani contro la Salernitana. Si gioca alle 12.30 e San Siro presenterà come al solito il sold-out. Vietato sbagliare.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 15 ottobre 2022 alle 00:00
Autore: Maurizio Pizzoferrato
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