Un pareggio che sa di due punti persi. Contro il Cagliari, l'Inter fa 2-2 con un rigore palese negato a Ranocchia nel finale. Analizziamo la sfida... da Zero a Dieci.

ZERO al signor Piero Giacomelli e ai suoi assistenti. Il disastro al retrogusto di vergogna è compiuto in diverse, semplici fasi: una gestione dei cartellini decisamente discutibile, un fallo di mano di Sau sul gol del 2-1 non segnalato, il capolavoro del rigore netto non assegnato per fallo di Astori su Ranocchia. La ciliegina? "Voi dell'Inter dovete stare zitti", alla richiesta di spiegazioni. Paroline magiche. Curioso, quel voi. Meditate...

UNO solo, il pareggio in campionato per l'Inter. Oggi è arrivato il primo, merito di una squadra spesso imprecisa e confusionaria ma decisamente penalizzata anche dall'operato arbitrale. Uno è anche il punto raccolto dall'Inter dopo la vittoria di Torino, troppo poco: tra arbitri e colpe, bisogna rimettersi in sesto e dare di più.

DUE a uno, segna Marco Sau. Perché lo scandalo non è solo sul rigore, ma anche sulla seconda rete dell'attaccante del Cagliari: tocca di braccio e realizza. Non ne parla nessuno, il diretto interessato glissa. Silenzio...

TRE partite di fila con torti arbitrali nei confronti dell'Inter. Dai fatti di Torino, agghiaccianti (cit.), passando per il rigorino a Maxi Moralez che congela la gara di Bergamo, fino allo scempio odierno. E qualcuno si lamenta di Massimo Moratti che 'alza i toni'. "Con il vostro silenzio avete costruito Calciopoli", disse José Mourinho solo tre anni fa. Poi aggiunse: "Interisti, ve la faranno pagare". Profeta.

QUATTRO a Davide Astori. Perché un po' di sincerità farebbe più bene a un calcio troppo sporco. E invece, quando gli chiedono se il rigore ci fosse per suo fallo su Ranocchia nettissimo, risponde: "Rigore è quando arbitro fischia". Complimenti, novello Boskov...

CINQUE gol consecutivi per Rodrigo Palacio. Una macchina da reti, oggi imbeccata da un Cassano ispirato. Dal 31 ottobre, quando gioca fa gol. Semplicemente straordinario, peccato che stavolta il signor Giacomelli abbia vanificato tutto. Cinque sono anche i suoi gol in campionato, cinque in Europa League. Rodrigo, dacci il... cinque.

SEI al Cagliari di Ivo Pulga e Diego Lopez. Al di là degli episodi arbitrali indipendenti dai sardi, arriva al Meazza una squadra quadrata, con tre giocatori offensivi, abile nel costruire la manovra e mandare in difficoltà l'Inter. Stramaccioni temeva questo Cagliari, faceva bene: una squadra interessante, onore a chi l'ha rimessa in sesto. Forse, la prossima volta, gradiranno prendere punti in maniera diversa. Ma non dipende certo da loro...

SETTE alla maturità di Antonio Cassano. Lo avreste mai detto? Va a recuperare Stramaccioni nella fase di rabbia massima, lo placa e riporta la serenità. Qualche anno fa, avrebbe spaccato la panchina e lanciato la sua numero 99 all'arbitro. In mezzo, un assist e tante giocate alla Cassano. Così, ci piace.

OTTO alla signorilità di Stramaccioni. Si fa buttare fuori perché furibondo, comprensibile a caldo dopo un episodio simile. Ma sceglie la via del silenzio stampa di comune accordo con la società e preferisce non parlare di arbitri. Lo aveva fatto dopo Torino e Bergamo, si è ripetuto adesso. Aveva fatto una promessa: "Di arbitri non parlo". Uomo di parola.

NOVE sono le direzioni di gara in Serie A del signor Giacomelli. Un fischietto che per incapacità ricorda vagamente il miglior Rocchi visto a San Siro, quello del derby del gennaio 2010 o dell'ultimo Inter-Napoli. Riesce nell'impresa di rovinare una partita che poteva essere serena e tranquilla. Sudditanza al contrario?

DIECI e lode allo sfogo di Massimo Moratti. Perché restare in silenzio non serve a niente, mai. Quando c'è qualcosa che non va bisogna dirlo, visto quanto insegna il passato recente. Il presidente avverte sensazioni strane, brutte, antipatiche. Lui, come tutto l'ambiente Inter e la gente nerazzurra. Insomma, è decisamente stufo e il suo j'accuse è sacrosanto. Alcuni già criticano pure quello. Ma certe ingiustizie devono essere segnalate. Per il bene di tutti.

Sezione: Da Zero a Dieci / Data: Dom 18 novembre 2012 alle 20:40
Autore: Fabrizio Romano / Twitter: @FabRomano21
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